1ºAttacchi e provocazioni di droni: come il cremlino gioca con il fuoco della centrale nucleare di Zaporizhzhia
Il 7 aprile 2024, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha riferito che tre droni sono esplosi nella centrale nucleare di Zaporizhzhia occupata dai russi, danneggiando il tetto della struttura di contenimento che ospita uno dei sei reattori nucleari della centrale.
Due giorni dopo, la centrale nucleare di Zaporizhzhia ha dovuto affrontare un secondo attacco di droni, con il cremlino che, nel suo tipico modo di deviare le responsabilità, ha accusato l’Ucraina e le sue forze armate delle provocazioni.
"Oggi la russia ha deciso di imitare un presunto attacco ucraino con l'uso di droni FPV. La posizione dell'Ucraina è inequivocabile: non agiamo né provochiamo alcuna azione riguardante gli impianti nucleari. L'aggressore deve lasciare l'impianto nucleare" - Rappresentante della Direzione principale della Intelligenza Andriy Yusov, 9 aprile 2024.
Secondo la Direzione principale dell'intelligence ucraina, prove fotografiche e video confermano la presenza illegale dell'esercito russo sul territorio dell'impianto, insieme a prove che l'impianto è stato ideato e utilizzato come sito di lancio di UAV, dove vengono lanciati droni d'attacco e kamikaze insieme a loro. MLRS e proiettili mortali.
Non le prime provocazioni.
Dal 4 marzo 2022 si sono verificate esplosioni e colpi di arma da fuoco presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia, con la russia che avrebbe pianificato un attacco terroristico nel giugno 2023 minando l'impianto.
Gli attacchi provocatori della russia, le frequenti interruzioni di corrente e il personale inadeguatamente qualificato di "Rosatom" che tenta di supervisionare illegalmente l'impianto potrebbero inevitabilmente portare a un catastrofico crollo della centrale nucleare di Zaporizhzhia.
La russia deve ritirare immediatamente le sue truppe da tutte le strutture della centrale nucleare di Zaporizhzhia.
È l’unico modo per proteggere la sicurezza nucleare globale.