Pro-life nei consultori, la psicologa: “Così la pressione sulle adolescenti si fa insostenibile”

Rita Cortonesi: “Se una donna vuole tenere il bambino riceve già supporto, e chi sceglie l’Ivg non lo fa a cuor leggero”

           

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Fatevi un favore: leggete bene l’intervista per capire come operano effettivamente i consultori. Leggete attentamente soprattutto la parte iniziale e quella finale. Senza pregiudizio.

Parte iniziale:
All’affermazione «Il governo punta a frenare la crisi demografica. Nei consultori che viene fatta la gran parte dei certificati per l’Ivg», lei risponde con una frase retorica («Allora torniamo a fare figli per la patria, come veniva chiesto una volta») e una menzogna («Secondo i dati le Ivg sono in calo, anche perché si punta sempre di più sulla contraccezione», quando in realtà la pillola del giorno dopo e quella dei cinque giorni dopo sono abortive, non contraccettive).

Parte finale:
Quando dice «Nel mio consultorio arrivavano spesso studentesse che incappavano in una gravidanza nel momento sbagliato della vita. (…) Ma ricordo anche una ragazza molto giovane, sui 18 anni, che fece la scelta opposta» risulta evidente che la prassi è l’aborto al punto che evidenzia il caso (eccezione) di una ragazza che ha continuato la gravidanza.

Davvero non c’è bisogno della presenza dei ProVita nei consultori visto che rispettano l’art. 2 della 194? Siate sincere con voi stesse, oltre che con donne in difficoltà.


John Kolpos , più che un disegnino ti ci vorrebbe uno bravo perché è evidente che soffri di Dunning Kruger in fase avanzata! La legge prevede che i consultori aiutino le donne “ a far superare le cause che potrebbero indurre (la donna) all'interruzione della gravidanza”.
Prevede anche che “i consultori sulla base di appositi regolamenti o convenzioni possono avvalersi, per i fini previsti dalla legge, della collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita”.
I Pro Life sono un’associazione volontaria? Si. E allora chi lo ha stabilito che non sarebbero idonei ? Un coglione che si manifesta su Facebook con un profilo fake?




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