Dalla pizza rossa americana ai formaggi di Carlo Magno, i falsi miti sulla cucina all’italiana

Il libro di Alberto Grandi e Daniele Soffiati affronta uno dei temi intoccabili del made in Italy: il primato del Belpaese a tavola

           

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Trovo le posizioni degli autori di questo libro, ormai ospiti fissi in tv (per carità niente di male) se non furbe, quanto meno "provinciali". L'agricoltura e l'allevamento sono nati nella mezza luna fertile. Vengono da lì almeno il 70% delle specie vegetali e la quasi totalità degli animali che oggi utilizziamo, quindi cosa significa che l'unica cucina vera è quella medio orientale? O che l'unica cioccolata è quella fatta dagli incas? Il pomodoro è diventato quello che conosciamo oggi a Napoli. La pasta l'hanno portata gli arabi? Forse! Ma è anche vero che già Apicio decriveva piatti con la pasta, che è ritratta in affreschi a Pompei e Ercolano e se vuoi mangiare un buon piatto di pasta devi venire in Italia, in oriente "gli spaghetti" sono altea cosa che non ha niente a che vedere ( sono diversi no meglio o peggio). Così come tanti piatti che magari hanno un "simile" in altre tradizioni nel mediterraneo è la versione italiana che viene apprezzata nel mondo. Detto questo, si mangia bene dappertutto nel mondo, perché il cibo è parte integrante della cultura umana




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