Gilda Sportiello (M5S): "Ho scelto di essere madre, ma 14 anni fa ho abortito"

In aula alla Camera interviene contro l’emendamento della maggioranza che ha aperto alla presenza dei movimenti pro-vita nei consultori

           

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Caterì Na Certo, dice bene. Però, ancor prima di interrogarci se abortire significhi sopprimere una persona (come molti "nobel" del web sostengono), bisognerebbe pensare alla donna. O meglio all'autonomia corporea, che rappresenta uno dei diritti fondamentali che abbiamo come esseri umani. Questo diritto è riconosciuto anche dopo la morte. Nessuno può costringere qualcuno a donare sangue o un organo. E dunque, il feto per svilupparsi per prima cosa ha bisogno del corpo della donna, e poi del desiderio e della dedizione per crescere. Senza il corpo e la volontà della donna un feto non sopravviverebbe. Solo la donna ha il potere decisionale su di esso, e nessuno può costringerla a cambiare idea. Altrimenti, verrebbe meno il diritto fondamentale di autodeterminazione di ogni essere umano. Se tutti capissero questo principio fondamentale, la legge 194 non provocherebbe tante polemiche, e non sarebbe strumentalizzata politicamente. Ma soprattutto, il corpo della donna non sarebbe considerato come un semplice contenitore, in cui ciascuno può riempire di violenze verbali in modo arbitrario e vergognoso!


Davide Berty Twin mi spiace ma questo commento è assai fuori posto. Io sono. una "vecchia di merda", di quelle che hanno lottato in piazza per la 194, in un clima pesante come quello che stiamo vivendo, una che non solo ha votato in favore dell'aborto ma che si chiede quando aspettano i giovani a scendere in piazza per difendere l'avanzo dei diritti che abbiamo cercato di lasciare loro in eredità e che le politiche dissennate stanno erodendo quotidianamente. Invece purtroppo la maggior parte dei giovani che conosco non si occupano di politica, la sentono lontana, non capiscono che i loro diritti passano attraverso il loro impegno e la loro attenzione. Ci sono anche i "vecchi di merda" come me


Caterì Na Il suo commento denota che lei è imbonita alla perfezione dalla propaganda. Farebbe un piacere a se stessa di informarsi, invece di esprimere opinioni per sentito dire. Ebbene, non c'è la necessità di questi movimenti perché i consultori già svolgono un ruolo di assistenza sociale e psicologica alle donne. Spesso si avvolgono anche di esperti esterni per offrire pieno supporto. In realtà questi sono movimenti camuffati, che hanno l'obiettivo di persuadere e condizionare, fino a far desistere la donna dall'interrompere la gravidanza. Ma poi, a quale titolo delle strutture pubbliche dovrebbero affidarsi a dei movimenti privati? E allora, per evitare manipolazioni e a tutela della donna si facciano entrare anche i movimenti pro aborto!


Una nuova apertura alle manipolazioni delle menti, in questo caso,delle donne per indurle a considerare con la testa altrui questioni personali, comunque dolorose, che non sono certo affrontate né si possono affrontare a cuor leggero per mille ragioni.Non si può però pensare di condannare a priori chi decide di abortire ritenendo in ogni caso che si tratti di un reato, della volontà determinata di sottrazione di una vita. Va considerato che decidere per una vita così intimamente legata alla propria stessa esistenza non è in alcun modo semplice perché lascia un segno profondo per sempre per chi per varie ragioni la compie.Questione delicata e complessa che coinvolge anima mente e corpo,va trattata con grande rispetto principalmente nei riguardi della persona,che deve decidere sulla base di elementi,che risultano chiari soprattutto a lei, ma anche nel rispetto della vita che si sta formando nel grembo della donna, valutando seriamente ogni cosa in équipe con coloro che se ne devono occupare,medici e psicologi.


Giusy Santoro ...e lei spero davvero che non abbia,o qualcuno a cui è affezionata,bisogno per qualsiasi motivo da donna dei consultori o sanità Pubblica,e che nel mentre si ritrovi un cittadino privato.che magari la conosce o conosce direttamente o indirettamente,oggi con i social, in quel luogo di un vattelapesca comitato pro Vita o qualcosa,e che magari si desuma ciò per cui è andata,qualsiasi, o anche si confonda il motivo..e magari lei percepirà un grammo di imbarazzo o chi con lei, se dovrà rincontrare quel privato cittadino,così!
allora capirà la differenza enorme tra privacy sanitaria e Vita.... farò un bel.giro in Parlamento su suo consiglio..buona serata, Signora.


Maria Pia de Angelis un aiuto umano dicendo.....non lo fare ti pentirai pensaci bene è questo l'aiuto? Oppure diranno non ti preoccupare penseremo a come aiutarti economicamente, ci impegneremo affinché tu non possa abbandonare il lavoro, penseremo a come inserirti nel mondo del lavoro senza rinunciare alla maternità? Perché sono questi gli aiuti che il 90% delle donne chiedono, perché se portano avanti la maternità perderebbero il posto di lavoro, perché se portano avanti la maternità non saprebbero come mantenere gli altri figli ci sono migliaia di perché una donna fa questa scelta DOLOROSISSIMA che resterà indelebile dentro di noi. La 140 è una legge fortemente voluta anche per combattere quel mercato clandestino e pericoloso delle mammane. Ma quando appoggiate i movimenti pro vita a cosa vi aggrappare? A cosa vi ispirate? Non mi dica la religione perché anche quella è una scelta individuale che non deve interferire con la laicità dello stato e delle sue leggi


Giusy Santoro ma che cosa scrive!
Associazioni private finanziate con soldi PNRR che sarebbero pubblici,per stare in luogo di Sanità Pubblica!
A prescindere dalla 194, chi va in un luogo sanitario pubblico ha DIRITTO alla privacy, il fatto di essere donna ed andare in Consultorio non significa andare per usufruire della 194, si può andare per mille motivi e costoro,come faranno a sapere se e per quale motivo si è lì,solo perché si è donna o ragazzina!
chi informa del motivo!
La tutela delle cure e dati sanitari è imprescindibile,se qualcuno di estraneo al.personale sanitario si dovesse solo permettere di avere anche un dato solo su chiunque men che meno donna,gli deve arrivare una denuncia e una denuncia ed un'altra ancora!
allora facciamo che ogni associazione privata che lotta per la Vita,tipo contro il fumo da sigaretta che lottano per evitare che si muoia già in vita per cancro e cuore sia in ogni reparto o consultorio, dove si cura il cuore ed ogni organo coinvolto e che si intercettino tutti coloro che fumano, e si convincano!
Io non voglio.cittadini privati senza né arte né parte, né che abbiamo soldi così né che possano stare in luogo di Sanità Pubblica né che possano accedere ad informazioni sacre come la salute!




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