“Contratto annullato per motivi editoriali”: il documento che smentisce la Rai sul caso Scurati

La nota interna all’azienda che cancella la partecipazione dello scrittore al programma di Serena Bortone

           

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Patrizio Passari si chiama monologo per questo, ma non è detto che in studio non possa esserci chi la pensa diversamente. Succede in tutti i programmi dove qualcuno introduce l'argomento e poi se ne parla insieme... il problema, a mio avviso, è che l'argomento "scomodo" avrebbe messo in imbarazzo chi avrebbe dovuto controbattere, perché avrebbe dovuto o ammettere che aveva ragione (e quindi, sostanzialmente, dichiararsi antifascista) o confutare, senza prove storiche, il tutto, quindi ammettere di essere ignorante o, peggio, in mala fede (per non dire neo-fascista). Tutta questa bagarre, però, ha solo amplificato il contenuto del monologo, letto in diretta dalla conduttrice, e presente on-line su tutte le piattaforme... un piccolo autogol della RAI?


Tiziana Boari "Credo sia opportuno non confondere aspetti editoriali con quelli di natura economica e contrattuale, sui quali sono in corso accertamenti a causa di cifre più elevate di quelle previste e altri aspetti promozionali da chiarire connessi al rapporto tra lo scrittore e altri editori concorrenti." Sono motivi editoriali o no? Se no, ci si accorge il giorno prima delle "cifre più elevate di quelle previste"? È un dipendente rai? Non può andare da più parti come del resto tutti i politici di governo che sono contemporaneamente su più canali (rai e la7)? ... io sento stridere le unghie sul vetro...


LaPresse - 20-04-2024 - 15:53
Rai: FdI, vertici chiariscano se veri 2mila euro per un minuto a Scurati

Roma, 20 apr. (LaPresse) - “Sulla vicenda della mancata partecipazione di Antonio Scurati a un programma Rai pretendiamo che sia fatta chiarezza e per questo chiederemo l’audizione dei vertici dell’Azienda nella Commissione di Vigilanza. Si deve accertare, infatti, se corrisponde al vero che per leggere un monologo di circa un minuto sul 25 aprile la Rai avrebbe dovuto pagare circa 2mila euro. Riteniamo che sia importante accertare se la mancata messa in onda sia da addebitare a una scelta editoriale o piuttosto economica. Chiarezza che consideriamo fondamentale, alla luce delle continue fake news messe in circolazione dalla sinistra riguardo il Servizio Pubblico”. Lo dichiarano i componenti della commissione di Vigilanza sulla Rai di Fratelli d’Italia.


Giuliano Pappalardo tutto era reale, anche i massacri della Xmas e i rastrellamenti nazisti, le delazioni dei "prezzolati" fascisti, le leggi razziali i crimini di guerra in Africa, Albania, Grecia, Russia. La guerra è brutta, la nostra voluta da una minoranza ( prima del tradimento del Re, dopo la marcia su Roma) il fascismo non contava più del 5%, e fu solo con la complicità delle istituzioni che consentirono violenze e violazioni sistematiche delle leggi che i fasci riuscirono prima ad entrare nel Parlamento e poi ad instaurare una dittatura che ha trascinato il paese al disastro. Il fascismo ha sulle spalle prima di tutto la morte di 14 milioni di italiani.


Antonio Gentile, a certo parla proprio Repubblica di censura quando il suo Direttore Molinari ha mandato al macero 100.000 copie di affari e finanza per un articolo sgradito ahahahhaha "Dalla scelta di Molinari di mandare al macero centomila copie per un articolo sgradito.
Si trattava dell’apertura dell’8 aprile dell’inserto economico di Repubblica, Affari&Finanza, a firma di Giovanni Pons, sui legami e soprattutto “tensioni” tra Italia e Francia in tema di politica industriale. Nella notte, quando il giornale era già stato stampato, dalla direzione è arrivato l’ordine di distruggere le copie e di sostituire l’articolo di Pons con quello del vicedirettore Walter Galbiati




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