La ministra Eugenia Roccella dietro al blitz sui consultori familiari. L’irritazione di Fitto: “Mossa inopportuna”

È stata la titolare della Famiglia a ispirare l’emendamento del ciellino Malagola

           

https://www.facebook.com/Repubblica/posts/483453040674129

La vera libertà di decidere noi donne la avremo solo quando avremo libero ed ugual accesso a tutti gli elementi che consentono di prendere, in piena e totale consapevolezza una decisione che, qualunque essa sia, cambierà la nostra vita per sempre. In questo senso la presenza nei consultori di voci dissonanti rispetto alla narrativa ideologizzata che equipara l'aborto ad un qualsiasi altro intervento medico sul corpo femminile, è tutto nell'interesse delle donne. Per chi è già pienamente convinta e consapevole di ciò che sta per fare poco cambia, ma chi per chi già alberga nel fondo del proprio essere il seme del dubbio, meglio avere subito tutti gli strumenti per portare alla luce questo dubbio e risolverlo, piuttosto che rendersi conto troppo tardi di aver fatto una scelta che a lunga si rivela insostenibile per la propria coscienza


Simone Makarov Albarelli sua personale opinione. Ognuno ascolti pure chi vuole. Io ascolto volentieri i grandi scienziati:

"Alla gente che mi chiede se fu dio a creare l’universo, rispondo che la domanda in sé non ha senso. Il tempo non esisteva prima del big bang, quindi non c’era un tempo in cui dio potesse creare l’universo, è come chiedere indicazioni stradali per il confine della Terra: la Terra è una sfera, non ha i bordi di una tavola, dunque cercarli sarebbe assolutamente inutile. Ciascuno di noi è libero di credere ciò che vuole. Dal mio punto di vista la spiegazione più semplice è che non ci sia alcun dio, nessuno ha creato l’universo e nessuno decide il nostro destino. Questo mi porta a una rivelazione profonda: probabilmente non esiste il paradiso né una vita ultraterrena, abbiamo solo questa vita per apprezzare il grande disegno dell’universo, e io di questa vita sono estremamente grato".

Stephen Hawking


Marika Capra paura.?! Ognuno è libero di cambiare idea, ma non deve essere vessato per fargli cambiare idea. Battito cardiaco ecografie del feto ed altro.Per me vige la libertà di scelta e credo che nessuno debba interferire con quella scelta con chiacchiere faziose.Chi giunge a scegliere di abortire, credo, non lo faccia a cuor leggero,ma con grande sofferenza e ponderazione. Troppo facile per i pro-vita cercare di distogliere in quel momento. Dovrebbero per essere coerenti, aiutare fino a che il feto non abortito compia 18 anni. Se i problemi erano economici con un reale lavoro e altro. Se la non accettazione è psicologica il problema è ancora più grave perché un figlio poco accettato dalla madre sarà un infelice per tutta la vita.E il sostegno psicologico dovrebbe durare per entrambi moltissimi anni, se non tutta la vita. Mettere al mondo un figlio è una enorme responsabilità e se non si è convinti al 100% è meglio desistere per il bene del figlio.

G


Immacolata Cambarau perché invece non è un fatto assolutamente normale. Se si ha la consapevolezza di non volere un figlio in un dato momento allora ci si metta preventivamente nelle condizioni di non averlo. L'aborto non è una alternativa alla contraccezione. Se invece le motivazioni che inducono a tale scelta sono altre (difficoltà economiche e sociali, diagnosi di una importante patologia del feto...) è giusto che la donna non venga lasciata sola e disperata a prendere una decisione che probabilmente la segnerà per sempre, e la segnerà ancora più profondamente qualora venisse a conoscere solo dopo che c'erano delle opzioni che avrebbero potuto contribuire non dico a risolvere ma a rendere sopportabili gli sconvolgimenti che questa gravidanza stava portando nella sua vita. Magari poi la donna sceglierà comunque di porre fine alla gravidanza ma lo farà con la consapevolezza di aver davvero valutato tutte le opzioni


Giovanna Manca sono d'accordo con Lei sul fatto che mettere al mondo un figlio è una grandissima responsabilità, non solo economica, e che se non si è assolutamente convinti meglio lasciar perdere. Quello che non concordo è sul momento in cui è meglio lasciar perdere, dovrebbe essere prima, non quando il figlio già c'è, perché a quel punto la responsabilità già ce la siamo assunta.
Ovviamente, per come la vedo io, l'intervento dei pro vita nei consultori non dovrebbe essere un intervento spot, mirante solo a far leva sui sensi di colpa delle donne , ma contemplare l'offerta di soluzioni e sostegni in grado di supportare (nel modo più necessario a seconda dei singoli casi) la donna, il bambino e la loro famiglia per tutto il tempo necessario a renderli in grado di camminare con le proprie gambe


Concordo, e soprattutto ribadisco che l 'educazione sessuale e sentimentale dovrebbe essere introdotta nelle scuole. Se i nostri ragazzi e anche quelli più adulti conoscessero gli anticoncezionali molti aborti e molti figli "incidenti di percorso" non ci sarebbero. Il mestiere più difficile, che non viene insegnato in nessuna scuola, è educare i figli e se la scuola desse una mano sarebbe cosa buona e giusta. Poi ognuno con i propri convincimenti reputa l'aborto un omicidio o no. Quello che però mi dà molto fastidio è che gli stessi che si indignano per l'aborto sono gli stessi che non muovono un dito per i troppi bambini uccisi nelle varie guerre (vedi Gaza etc etc) e non dicono niente per giovani mandati al macello in guerra. Qualcuno li additava come Farisei, ma quel Qualcuno ha predicato invano. E le religioni sono diventate esse stesse motivo di odio e guerra.
Quindi scrolliamoci di dosso ideologie vetuste e lasciamo libertà alle donne di decidere in totale autonomia ciò che è bene o male per sé stesse. Ognuna scelga in coscienza e libertà.




+