1ºessere pro-vita non puo' essere visto come qualcosa di sbagliato, mi spiace. lo dice la parola stessa, "a favore della vita". Dovrebbe essere abominevole essere contrari a questo concetto. Se poi la nostra societa' vuole ammettere l'infanticidio ci si attiene al valore della maggioranza che scelse con un referendum ma il punto di vista di chi la pensa differentemente deve essere rispettato. Ogni punto di vista deve essere ammesso cosi come ogni azione nei limiti della legge per promuovere l'una o l'altra posizione. Sui pacchetti di sigarette si mettono foto di malati veri per far vedere alle persone le conseguenze di un vizio sbagliato. Non capisco perche' ci si debba nascondere di fronte alla verita'. L'aborto e' un omicidio, forse in alcuni casi necessario a scopo terapeutico (quando la vita della madre potrebbe essere in pericolo). Ma siccome la vita nella nostra societa' non e' piu' considerata un valore, allora si arriva all'assurdo che chi tenta di difenderla e' visto come un "talebano". La realta' e' che l'aborto e' legale, nessuno vuole renderlo ilelgale ma semplicemente avere diritto di fare sensibilizzazione e esprimere punti di vista differenti.
2ºA parte gli aborti medicali dove ci sono problemi gravi per la salute della madre o del bambino ma anche in caso di stupro, non mi sembra sia molto civile parlare di diritto all'aborto per le donne, é come se dopo aver partorito scopro che il figlio mi impegna troppo a discapito della carriera o della socialità e decido di fargli l'eutanasia.
Decidere di abortire per ragioni economiche oppure sociali, non si può accettare, quando c'è un feto c'è già una persona e ucciderlo è omicidio.
Ci sono metodi contraccettivi per evitare le gravidanze e soprattutto esiste il cervello anche nelle donne per evitare questo tipo di problemi, ma si sa che molte donne pur di apparire si infilano il membro in gola e ne bevono il succo senza chiedersi le patologie che può portare c'è una patologia che colpisce l'occhio per la moda di farsi venire in faccia. E non parlo di altre pratiche dello sfintere senza protezioni.
Poi fanno le manifestazioni contro il patriarcato .
3ºDaniel Panerai sai come si usa un preservativo camerata?
lo si infila prima della penetrazione e non prima dell'eiaculazione come fanno l'80% dei portatori di scroto.
sai cosa succede se assumi la pillola con gli antistaminici? che la pillola perde il suo effetto camerata.
sai quant'è la percentuale di sicurezza di una spirale ? 70%
ora camerata il problema delle persone come te è l'ignoranza.
sapete fava degli anticoncezionali, scrivete minkiate come " se la smolli" (manco voi non lo smollaste mai) e poi da bravi maschietti imbecilli credete di poter dire la vostra su un argomento che mai vi riguarderà... perchè non puoi rimanere gravido camerata
4ºGiorgio Piracci condivido in parte il suo pensiero, e scrivo che in un paese democratico ognuno ha il suo pensiero, e sulla legge 194 si può essere d'accordo oppure no... la genesi del dlg. 194 nacque nei primi anni ’70 quando si decise di legalizzare l'aborto, e lo si fece in virtù delle molte centinaia di migliaia di aborti clandestini cui le donne italiane erano costrette a ricorrere ogni anno a causa del reato previsto dall'allora Codice Rocco... se si vuole dar nuova vita all'aborto clandestino a discapito della saluta di chi vuole abortire in un centro specializzato allora è giusto che il dlg 194 venga abolito. Saluti
5ºGiorgio Piracci Essere pro-aborto non vuol dire essere a sfavore della vita, tutt'altro. Significa dare libertà di scelta. La questione è complessa e non si può riassumere assimilando l'aborto a un omicidio. Parli di aborto terapeutico necessario perché la vita della madre è in pericolo: qual è la percentuale di pericolo di vita della gestante che ritieni debba sussistere prima di trovare l'interruzione di gravidanza accettabile? Prova a definirla. È il 30, il 50, l'80%? Vedrai che non ci riuscirai. Non ci riescono in USA, da qui il fioccare di bambine violentate a cui viene negato l'aborto, giovani donne lasciate con feti in stato di decomposizione nell'utero per tema che i medici vengano denunciati. Ultimo fra i tanti, tantissimi, il caso di una giovane con emorragia durata 10 giorni perché il personale medico sperava ancora nella viabilità del feto. Nota come parlo di feti, non bambini. E se anche fossero bambini, persone giuridiche con tutti i diritti, nessuna persona può vantare alcun diritto di rivendicazione di un corpo altrui a fini di sopravvivenza. Il feto non ha diritto di vita se per sopravvivere deve "parassitare" un altro corpo senza consenso. Se così fosse, un genitore sarebbe legalmente obbligato alla donazione di organi nei confronti di un figlio malato che avesse bisogno di un trapianto. Nessun codice civile prevede una violazione del genere.
Dici poi che nessuno vuole rendere l'aborto illegale quando i gruppi Pro Vita non fanno che augurarsi ogni giorno la fine della 194. Avete diritto di esprimere un punto di vista differente, ma non di giudicare. E se tacciate le donne abortiste di omicidio, non fate che puntare alla trave nell'occhio da cui il vostro stesso Signore vi ha messo in guardia.
I pro-aborto non attaccano la vita. Difendono la libertà di scelta.
6ºGiorgio Piracci lei ha detto "il punto di vista di chi la pensa diversamente deve essere rispettato", le elenco un paio di frasi che ha scritto rispetto a chi la "pensa diversamente da lei":
- dovrebbe essere abominevole essere contrari alla sua idea
- se la società non la pensa come lei allora si ammette l'infanticidio
- chi non la pensa come me è favorevole all'omicidio
Tralasciando che "fare sensibilizzazione" e "fare propaganda" sono 2 cose diverse (il fatto che si cerchino le donne nei centri per "convincerle" con "opinioni" non richieste basate su assoluti, restringe il cerchio tra le due possibilità), dove sta il "rispetto" nel considerare degli assassini chi non la pensa come lei?
7ºscaletta introduttiva per i fasci-cattolici.
MAMANE : donne che procuravano l'aborto illegalmente prima del 1978, ora in disuso ma pronte a tornare sul campo.
CUCHIAIO D'ORO : pratica eseguita dalle mamane, prima del 1978 ora in disuso ma pronte a tornare sul campo.
EMBRIONE : grumo di cellule attaccate all'utero privo di organi interni formati (non è un feto non è un bambino)
UTERO: organo femminile atto alla maternità solo se la legittima proprietaria si sente di affrontare 9 mesi di gestazione, un travaglio un parto ASTENERSI I PORTATORI DI SCROTO
imparate questi termini fascio-cattolici e se siete cosi ottusi da non capirli, tranquilli... ci vediamo in piazza e ve lo spieghiamo meglio