1ºMichele Bertoni la detenzione è già di per sé una punizione, pertanto in uno stato di diritto, nessuna persona preposta alla gestione e alla vigilanza dei minori, di qualunque reato essi si siano macchiati, dovrebbe permettersi di assurgere al ruolo di giustiziere. La detenzione dovrebbe consentire un percorso riabilitativo dei minori condannati, e non mi sembra che la violenza e i trattamenti inumani possano concorrere a tale scopo. Non dimentichiamo che, nella maggior parte dei casi, questi ragazzi provengono da ambienti sociali e familiari problematici, nel contesto dei quali non hanno avuto avuto adeguate opportunità educative, ma questo non deve segnare inesorabilmente il loro destino.