Licenziata dopo il tumore, commessa fa causa e si riprende il posto di lavoro

Dopo aver vinto la battaglia contro il cancro, la 50enne di Rieti ha vinto anche quella giudiziaria: per il tribunale è stata discriminata

           

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ELEZIONI EUROPEE le Elezioni europee dell'8 e 9 giugno rappresentano il Referendum contro l'Europa e contro il sistema partitocratico corrotto (destra e sinistra l'alternanza senza alternativa). Esso sancirà la fine del modello europeo (il più inviso agli italiani) illiberale e autoritario mai conosciuto.
La fine di questa Europa, significherà anche il ritorno alla vita economica della Nazione. Il ritorno alla libertà e alla democrazia vera degli italiani. Contro ogni forma di tirannia e di sopruso a danno dei lavoratori (che troppo spesso hanno pagato il fio anche con la vita), e contro la negazione sistematica di diritti salari e pensioni e i tagli incessanti allo stato sociale e alla sanità pubblica attuati da tutti i governi in carica (il tristemente famoso, ce lo chiede l'Europa).
Un Referendum contro la cessione della sovranità popolare e di quella nazionale, e contro l'esproprio forzoso operato dall'Unione europea attraverso lo strumento infimo e a doppio taglio della transizione ecologica. La quale sta colpendo e ancor più duro colpirà in futuro le masse proletarie e tutto il ceto medio italiano, costretti a soccombere ai diktat dell'Europa delle lobby.
La rivoluzione economica epocale, prima ancora che ecologica, quella per capirsi del "tu devi perché devi, ma non posso", la quale partendo dall'imposizione della casa “green” per arrivare all'auto elettrica coatta, vedrà soccombere gli italiani alle cogenti direttive dell'Uione europea, volte a distruggere le certezze di una società che ora si sente smarrita e impaurita.
I partiti politici (destra e sinistra), veri bravi al soldo del sistema di oppressione europeo, noncuranti essi delle critiche ricevute, e della diffidenza e impopolarità diffusasi nell'elettorato nazionale, hanno perseguito con tenacia ed estrema spregiudicatezza nella strategia della cessione della sovranità nazionale garantita dalla Costituzione, che vuole l'Italia un Paese sovrano e un Popolo libero.
Cittadino, la tua totale astensione al voto, rappresenta la più sincera e democratica forma di protesta necessaria a dire il tuo “adesso basta” all'oppressione, e smascherare la trama ordita dai partiti a tuo danno.
L'8 e il 9 giugno partecipa alla protesta referendaria astenendoti convinatmente dal voto. Non votare i tuoi aguzzini, va al mare: dopo tanti stenti e interminabili giornate uggiose trascorse nel rimpianto, per te ora può tornare a splendere nel cielo azzurrino primaverile il sole tiepido della speranza e della vita. VIVA L'ITALIA SOVRANA VIVA LA LIBERTA' VIVA LA RIVOLUZIONE.
(Comitato di astensione e di liberazione).




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