Alla Sapienza gli studenti leggono il monologo di Scurati prima delle lezioni

Hanno iniziato i ragazzi di Scienze politiche. L’iniziativa anche nell’ateneo di Tor Vergata organizzata dall’Udu e nei licei dalla Rete degli studenti medi

           

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Allora leggetevelo. Storia passata, come anche quella del comunismo di sinistra e di altre dittature che furono, ma che ancora si vuole strumentalmente utilizzare per fare politica oggi . <Lo attesero sotto casa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano,
professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito
Mussolini»: così inizia il testo di Antonio Scurati cancellato dal palinsesto
Rai, con un ricordo drammatico dell'omicidio Matteotti, di cui quest'anno
ricorrono i 100 anni dalla morte.
«L'onorevole Matteotti, il segretario del Partito Socialista Unitario, l'ultimo che in Parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato in pieno centro di Roma, in pieno giorno, alla luce del sole. Si batté fino all'ultimo, come aveva lottato per tutta la vita. Lo pugnalarono a morte, poi ne scempiarono il cadavere. Lo piegarono su se stesso per poterlo ficcare dentro una fossa scavata malamente con una lima da fabbro. Mussolini fu immediatamente informato. Oltre che del delitto, si macchiò dell'infamia di giurare alla vedova che avrebbe fatto tutto il possibile per riportarle il marito. Mentre giurava, il Duce del fascismo teneva i documenti insanguinati della vittima nel cassetto della sua scrivania», scrive Scurati.
«In questa nostra falsa primavera, però, non si commemora soltanto l'omicidio politico di Matteotti; si commemorano anche le stragi nazifasciste perpetrate dalle SS tedesche, con la complicità e la collaborazione dei fascisti italiani, nel 1944».
Ed eccole, dunque, queste stragi, le più efferate: «Fosse Ardeatine, Sant'Anna di Stazzema, Marzabotto. Sono soltanto alcuni dei luoghi nei quali i demoniaci alleati di Mussolini massacrarono a sangue freddo migliaia di inermi civili italiani. Tra di essi centinaia di bambini e perfino di infanti. Molti furono addirittura arsi vivi, alcuni decapitati. Queste due concomitanti ricorrenze luttuose - primavera del '24, primavera del '44 - proclamano che il fascismo è stato lungo tutta la sua esistenza storica - non soltanto alla fine o occasionalmente - un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista. Lo riconosceranno, una buona volta, gli eredi di quella storia? Tutto, purtroppo, lascia pensare che non sarà così», sottolinea lo scrittore passando dagli anni bui del fascismo alla storia attuale.
«Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell'ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via. Dopo aver evitato l'argomento in campagna elettorale, la Presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l'esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola "antifascismo" in occasione del 25 aprile 2023)».
Conclude Scurati: «Mentre vi parlo, siamo di nuovo alla vigilia dell’anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La parola che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finché quella parola – antifascismo – non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana».> dal Corriere


È importante per la democrazia che le nuove generazioni studino la Storia, e non dimentichino da dove proviene la libertà della nostra nazione, i 75 anni di Repubblica ottenuti con l'impegno dei governanti grazie al voto democratico di cittadine e cittadini. Non è tutto oro quello che luccica ma il nostro Paese grazie alla tenacia, alla solidarietà di nazioni amiche, al sacrificio di tanti, possiamo vivere nella libertà di espressione, e contare su una Costituzione costituita e condivisa da forze politiche diverse, una tra le più belle e importanti al mondo. Grazie a donne e uomini che ci hanno donato così tanto️


Oramai siamo una barzelletta, ci stanno ridicolizzando. Non voglio entrare nel merito delle censure che ci sono state negli anni passati, ma anche volendo andare di qualche anno indietro chi per esempio medico, scienziato o comune mortale di permetteva di avanzare un dubbio su vaccini covid veniva letteralmente massacrato dal potere mediatico governativo dei vari Governi giallo rosso di Conte e dal governo patatrachio Draghi, no non voglio parlare di questo, ma voglio soffermarmi sul caso Scurati montato ad arte. Scurati avrebbe dovuto fare un monologo di due minuti ( sul fascismo che oggi non esiste ) ( sembra il cui cachet era 1800 euro,) mi sembra offensivo per l' intelligenza umana. Con tutti i problemi che ci sono due guerre, la grande difficoltà economica che gli italiani hanno per arrivare alla fine del mese, per mangiare, pagare bollette varie, con la benzina che aumenta etc etc., non me ne voglia Scurati, che di tutto questo sta guadagnando in visibilità almeno 1 milione di volte in più se avesse letto per due minuti un suo pensiero, ma a me che me né importa del monologo di Scurati che parla di un qualcosa che non esiste più. Non è possibile che di questo se n'è parli in tutti i talk show, tg, giornali vari, ci hanno ridotti ad essere davvero il paese delle banane


Donatella Raguzzi Zangrillo: ad offendere ci pensa la Meloni con quel modo strafottente perché se dici che il potere d acquisto con questo governo è calato del 5% non va bene, se dici che è aumentata la povertà delle famiglie non va bene, I saltimbanchi sono in questo governo che proclama l' aumento dei posti di lavoro ma poi il pil non aumenta. La questione è che la sinistra fa pena e la gente non va a votare.In quanto a democrazia siamo in Russia che non si può criticare il governo? Conte non aveva ministri che truffavano l inps, o chiedevano miliardi alla banche per poi non restituirli l etica e la morale non esiste solo propaganda.


Anita Maria Garibaldi faccio un copia ed incolla perché ho già risposto sopra.
È lei che non l'ha compreso. È partito dalla storia di Matteotti per porre l'accento su come anche nel post fascismo non è stato fatto concretamente niente per debellare l'ideologia, tanto che si è sempre preferito il compromesso o la via più facile (il succo). E siamo arrivati ad avere tutto questo. Stessa identica cosa è successa con la lotta alla mafia. Nessuno concretamente ha fatto niente ed ora l'ha ritroviamo nel pil.
Perdoni la schiettezza, ma se non si conosce la storia, inclusa quella del post fascismo (anni di piombo, etc.) difficilmente si può cogliere il senso del monologo e lo si reputa banale.


Anita Maria Garibaldi senza offesa, io non affermo niente. Io sono responsabile di ciò che dico, non di quello che elabora mentalmente lei. Se lei non ha compreso neanche quello che ho scritto è un problema suo, non mio. Dubito anche che possa aver compreso il senso del monologo di Scurati.
Le chiedo scusa per la schiettezza, ma i confronti devono essere costruttivi. Se lei aggiunge qualcosa in più all'argomento oppure mi motiva un pensiero opposto, posso darle retta. Ma se lei invece di argomentare mi pone domande banali sui libri (il fascismo si studia anche a scuola) senza entrare nel merito e spiegare perché lo reputa banale... Non ho tempo da perdere


Salvo Ceraulo per niente. È lei che non l'ha compreso. È partito dalla storia di Matteotti per porre l'accento su come anche nel post fascismo non è stato fatto concretamente niente per debellare l'ideologia, tanto che si è sempre preferito il compromesso o la via più facile (il succo). E siamo arrivati ad avere tutto questo. Stessa identica cosa è successa con la lotta alla mafia. Nessuno concretamente ha fatto niente ed ora l'ha ritroviamo nel pil.
Perdoni la schiettezza, ma se non si conosce la storia, inclusa quella del post fascismo (anni di piombo, etc.) difficilmente si può cogliere il senso del monologo e lo si reputa banale.


Pierangelo Albertini .. Scurati che legge un discorso su Matteotti ricordano i valori di democrazia e libertà che esso, vero padre della Patria, rappresenta,in occasione di una ricorrenza come quella del 25 Aprile, sulla TV pubblica, dovrebbe essere incentivato,tanto più se, come dite, quello del fascismo è solo uno spettro. Il problema invece è che non è uno spettro ma un modo di fare autoritaristico e prevaricante che tende a imporre i propri modi di vedere e pensare ed a togliere libertà agli altri. E lo so per esperienza personale, li ho sperimentati più di una volta. Sulla sinistra non mi esprimo perché la sinistra non esiste e penso che sia questo il motivo per cui veniamo governati da questa destra becera


Invece di continuare a strumentalizzare e manipolare la realtà dei fatti, inviterei la sinistra e i suoi adepti a fare una seria riflessione sulla loro identità politica e sulla scarsità dei loro contenuti programmatici. Parlano ancora di fascismo e guerre puniche. Intanto il tempo trascorre inesorabilmente. Sono allo sbando completo e s'inventano qualsiasi motivo per non fare i conti con un dato doloroso: gli italiani sono stanchi del loro moralismo e del loro complottismo finalizzato a colpevolizzare e ritenere fascisti, tutti quelli che la pensano diversamente in materia di valori innanzitutto, e di diritti. La volontà di candidare la Salis, la dice lunga sul vostro stato di disperazione e di inettitudine.


10ºPaolo Bellissimo quindi gettiamo la spugna?
Tutte le società che hanno toccato il fondo, hanno risalito la china...ricordiamoci che i giovani d' oggi sono il frutto degli adulti di oggi...quindi gli adulti hanno la grande responsabilità ed il dovere di stimolarli, coinvolgerli...quando su dieci giovani due diventano cittadini attivi è già una grande conquista.
Poi riguardo al fatto che scendono in piazza per non stare tra i banchi...intanto la maggior parte hanno finito la scuola e poi, le ricordo che il '68 l' hanno fatto i giovani universitari, giovani figli di una generazione conservatrice e riluttante al cambio di pensiero di qualsiasi genere




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