A Milano si sgonfia l’effetto smart working e si torna a viaggiare in metropolitana: più 8% sul 2023, picco nel weekend

Atm ha recuperato passeggeri, la differenza sul 2019 ormai è sotto il 15%. In crescita anche l’utilizzo dei parcheggi d’interscambio con un terzo del totale che va a Famagosta

           

https://www.facebook.com/Repubblica/posts/485096870509746

Quello che mi lascia senza parole sono i lavoratori stessi che si scagliano contro lo smart working. Tutti convinti che non si lavori, stando a casa: ma davvero vi piace così tanto stare 8 ore seduti su una sedia davanti ad uno schermo? Davvero vi piace fare un paio di ore di traffico al giorno? Immagino che a nessuno di quelli che ragionano così interessi spendere questo tempo per fare altro, tipo sport e attività fisica.
La verità è che lo smart working non piace a tutti quelli che una vita non ce l'hanno e che hanno come unica forma di realizzazione personale il lavoro. Altrimenti non vedrebbero nulla di positivo nel perdere ore di tempo al giorno nel traffico o in costosi e affollati ristoranti che vendono pranzi, nelle zone in cui sono presenti gli uffici, in cui nuovamente si fa la fila per mangiare. Penso che quelli che si scagliano contro lo smart working, pur potendolo fare, siano come degli schiavi che hanno iniziato ad amare il carcere, perché in fondo anche la galera offre sicurezza e rifugio da una vita evidentemente vuota.
Io penso che in ogni cosa ci voglia equilibrio, va bene andare in ufficio se serve e va bene non andarci se non è necessario. Ma i lavoratori stessi che si scagliano contro cose positive davvero non li capisco


Giulio Ranieri 1) non direi che si tratta di una minoranza.
2) Io faccio lavoro da casa e il risparmio di benzina è una cosa che mi sta molto a cuore
3) le aziende che offrono la possibilità di lavorare da casa, non è che ti obbligano, di solito hanno anche la possibilità di lavorare in ufficio, semplicemente gli uffici sono più piccoli.
4) Esistono i co-working, dove puoi andare a lavorare come fosse un ufficio.
5) Spesso chi ha figli piccoli socializza con altri genitori.

Quindi in generale l'obbligo ad andare in ufficio lo vedo molto più ingiusto rispetto alla Libera scelta degli "eremiti", come li chiami tu.


Michele Piras lo stesso post che hai linkato te ti smentisce... ma l'hai letto?
Le aziende fanno dietrofront perché ci sono accordi commerciali sull'uso degli uffici e tutto ciò che vi gira intorno, e per poter controllare il lavoratore in modo da dargli più carico di ciò che gli compete. Chi può ha semplicemente cambiato azienda cercandone una che garantisse il remoro o l'ibrido... sinceramente tutto sto fastidio verso chi vuole lavorare da remoto non lo capisco, se uno ha un obiettivo e lo porta a termine tanto basta, se ci mette 1 ora o 8 ore non è un problema vostro


Giacomo Ricc esatto...io di base sono sempre stato in zona Roma Sud...arrivare a Lepanto (al centro) in orario d'ufficio con i mezzi era un delirio...preferivo il periodo in cui mi dovevo fare 50 e passa km al giorno di macchina per andare a lavorare a Pomezia (che comunque era tempo ed ingenti spese di carburante). Ma anche l'idea del: "sto in ufficio 8 ore anche la giornata che magari sono mezzo scarico..." ma vaffanculo...se sono scarico faccio i cazzi miei, se devo trottare faccio anche 12 ore davanti al PC e quando lo faccio non rosico e sono iper produttivo. Chi non capisce questa cosa o è stupido o è in mala fede


Fiorelli Giusi signora , interessa dal momento che lei sindaca rispetto al lavoro altrui , detto questo evidentemente lei si riferisce a questioni che non hanno a che fare con lo " smartworking " ma con servizi presumibilmente di stato e le lungagini amministrative e burocratiche , il 90% di quelli che lavorano da casa lavorano nel privato e non le fissano alcun appuntamento, prima di scrivere tocca capire le cose , se no si fa confusione , lo ripeto , lo smartworking non ha nulla a che fare con l 'esempio che lei ha fatto , anzi , per lo più si è commerciali e guadagni in base alle performance quindi col cazzo che non rispondi ad un cliente, spero di averle chiarito la cosa


Fabio Manniti 1) lo é, fidati. Vivo a Milano e chiunque io conosca é andato fuori di testa dopo 6 mesi in Smart. Magari conosco io gente viziata eh
2) lecitissimo da parte tua
3) se lavori in un’azienda seria o in una multinazionale andare in presenza ti permette di fare connections che stando a casa dietro a uno schermo non puoi fare
4) mi sembri intelligente, sai bene che i coworking non sono la stessa cosa visto che ci vanno sempre persone diverse ogni giorno
5) Hai ragione, ma non é la stessa cosa che socializzare con persone con cui condividi rapporti lavorativi o intenti comuni

Non esiste nessun obbligo di andare in ufficio, semplicemente se non ci vai mai resti ai margini del tuo piccolo mondo lavorativo a favore di chi preferisce rapporti reali
Secondo te un ipotetico capo di un’azienda, a parità di bravura darebbe la promozione a chi vede sempre o a chi vede solo attraverso uno schermo?


Andrea Nobili ho vissuto la "Milano da bere", quindi di anni ne ho ben più di 40 ... Proprio a causa del degrado iniziato verso la fine degli anni 90 e avendo la possibilità, soprattutto economica, di mollare la metropoli e trasferirmi altrove... L'ho fatto. Mi pento solo di non averlo deciso prima. Lavoro per un ente pubblico altamente digitalizzato, quindi il trasferimento é stato relativamente semplice. Lo smart working ora lo abbiamo nel contratto quindi indietro non si torna, visto che l'ente così risparmia un capitale in spese di riscaldamento, energia elettrica, buoni pasto, straordinari ecc... La produttività é pure aumentata... E comunque poter lavorare dal terrazzo di casa tra gli ulivi guardando il mare, non ha prezzo. E se capita di dover lavorare anche fuori orario o nei weekend, lo si fa a cuor leggero e senza lo stress della metropolitana alle 8 del mattino


Michele Gugo capisco perfettamente...io in questo preciso momento sto facendo operazioni su server Linux dal bar della spiaggia di Shark Bay dell'isola di Koh Tao...nel mentre che installa in pacchetti mi butto in acqua...tra una call e l'altra se non ho altre impellenze mi butto 20 minuti a fare snorkeling sulla barriera corallina...la mattina sul presto a volte mi faccio un'immersione mentre l'Italia ancora dorme e poi recupero la sera\notte se devo finire tasks. Per molti lavori non solo non ha senso il lavoro in sede, non ha senso proprio il concetto di "devi lavorare per 8 ore altrimenti è lesa maestà" (e parla uno che a volte ne lavora 14 di ore se ce n'è bisogno)


Filippo Coppolino Guarda, io ho imparato in questi anni che abbiamo avuto bisogno di cercare casa per nostro figlio. L'ultima volta da giugno che ci siamo messi in movimento, l'abbiamo trovata per caso e pura fortuna a fine settembre. Ho parlato con tutte le agenzie del luogo e tutti mi dicevano la stessa cosa. Il mercato delle case è proiettato solo verso affitti temporanei (lavoratori stagionali e senza residenza) per studenti (quindi camere) e vacanze. Affitti a lungo termine e per lavoratori con contratto a tempo indeterminato è difficilissimo. Un affitto costa come minimo dai 600 in su per un mono. Stanze per più studenti dai 450 in su. E se ci metti spese condominiali e utenze con uno stipendio di autista non ce la fai proprio a vivere. È un vergogna. Padova uguale. Chioggia peggio che mai. Verona non ne parliamo. A Desenzano ti affittano le cantine se non stai attento. È un problema dapertutto e non da adesso.


10ºMichele Gugo ecco vedi, uno dei tantissimi esempi. Probabilmente non lavori per un'azienda di Milano o sei diventato talmente fondamentale da poter imporre le tue condizioni...altrimenti ti avrebbero riportato in sede per far girare la ruota del criceto che ti vuole in modalità "lavora, consuma, crepa"...Te che avrai circa la mia età (sui 40) lo hai fatto dopo tot anni di esperienza...molti giovanissimi nati con un'altra mentalità (che ha anche le sue problematicità, per carità...) stanno smettendo di accettare i ricatti (almeno i profili da l mediamente all'altamente qualificato). Milano perderà molti di questi profili nel giro dei prossimi 5 anni e cosa rimarrà? Una città di maranza !!! Questa è la fine che faranno...già oggi hanno iniziato ad abbassare la cresta con le battutone su Napoli perchè oggettivamente hanno problemi di criminalità forse quasi peggiori di Napoli ormai. Una città che per far guadagnare i bar della pausa pranzo (si reinventassero, cambiassero lavoro o modalità di lavoro...cazzi loro) affossa modelli produttivi etici e su comparti ben più innovativi è una città destinata al fallimento...ed è giusto così...se non hai lungimiranza regredisci e qualcun altro crescerà al posto tuo




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