In Veneto verso un futuro sostenibile grazie al cibo intelligente

Si tratta di un innovativo progetto di ricerca focalizzato sulla produzione agroalimentare, presa in esame secondo quattro parametri: sicurezza, produttività, tracciabilità, qualità e sostenibilità

           

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Silvia Cal è proprio quello il punto, questi blaterano di ambiente e si schierano contro a qualsiasi tutela, è per quello che citavo autogol dei coltivatori scesi in piazza contro alle politiche green, con quelle possono sperare di aver valore aggiunto, nel mercato completamente libero invece lavorano sugli stessi mercati delle multinazionali , agli stessi prezzi di vendita, calcolatrice alla mano sono scesi a chiedere di fallire e non siamo nel campo dell'opinabile. Dubito esista qualche piccolo coltivatore che riesca a guadagnare margini migliori di loro su quei prodotti. Si sono fatti il cappio e se lo sono messo al collo da soli. I loro colleghi extraeuropei scendono in piazza per i motivi opposti , qui la gente ha il culo nel burro , mille tutele e frigna pure ????. Guarda che il fenomeno contro alle leggi green non sono io qui


Luca Bui i più imbarazzanti veramente sono quelli in piazza che pur avendo pochi ettari manifestavano contro a politiche che tutelavano loro. Solo un povero demente non capisce che le politiche green tutelano loro , non aver certe leggi significa scontrarsi con le multinazionali sugli stessi mercati. SOLO I POVERI DEMENTI non se ne rendono conto, è forse l'autogol più stupido che abbia mai visto fare dalle piazze, han fatto sembrare svegli sciachimicari e novax e la cosa peggiore è che certamente torneranno pure col piattino in mano pretendendo che NOI paghiamo per la loro ignoranza. Blaterare meno e studia da bravo


LA CORNACCHIA EUROPEA inizia il suo volo al crepuscolo, sul far della sera, quando il sole ormai tepido declina furtivo all'orizzonte e si nasconde. Plana, silenziosa, con ampie volute coi propri artigli e il becco feroce, a dilaniare e a smembrare con veemenza i corpi dei reietti sociali (disoccupati precari lavoratori salariati e pensionati) morti di stenti e lasciati marcire nel deserto italico senza speranze. Laddove, un dì, si spense il sole della democrazia, e ora, tra cotanto squallore, si ode intorno solo il pianto vacuo e lo stridor di denti degl'irretiti.
Cittadino, esiste una sola possibilità di fermare la cornacchia europea dallo scempio: tarparle le ali prima che essa si alzi nuovamente in volo. Privarla del sangue umano cui brama e di cui si nutre, per continuare a compiere i misfatti che tu, cittadino, vivi ogni giorno sulla tua pelle.
Orsù destati cittadino, apri gli occhi dopo il lungo sonno che ti rese schiavo. Se conosci questa Unione europea e la temi più del veleno, allora, alle Elezioni europee dell'8 e del 9 giugno, semplicente non votarla, astieniti democraticamente, non votare i tuoi aguzzini.
Saranno giornate di festa nazionale, saranno le giornate della liberazione, della rinascita del Popolo italiano libero e sovrano.
In verità in verità di dico, codesti partiti politici corrotti (destra e sinistra) che un dì tradirono il mandato popolare, giurando fedeltà al despota europeo, tutti costoro, che non hanno risolto i tuoi problemi quando invece potevano farlo, ora, in punta di piedi stanno preparando le valige, si accingono furtivamente a fuggire dall'Italia. A fuggire dal cuore e fuggire soprattutto dal controllo democratico del popolo italiano, il quale invece, rimane a languire sepolto dalle macerie lasciate dalla politica ciarlatana.


Madonna Santa, non se ne può più di sentire parole come sostenibile, territorio, smart e via di seguito. Sembra il paradigma di un verbo greco, che nell' Insieme faceva rivoltare meno le budella. Tutto quanto dice e desidera l' UE -sotto la spinta delle lobby mondialiste- diventa religione. Chissà se saranno altrettanto 'smart' o per lo meno non dannosi, al di lá delle 'certificazioni' i pesticidi che vengono usati e via di seguito. Di sicuro diventa 'smart' chi ci investe e ci guadagna in borsa. Sto fatto di dover mangiare a tratti -da comuni mortali- tutti lo stesso cibo, come è tendenza verso cui si spinge, magari anche Ogm, mi ricorda tanto la ex Jugoslavia, dove veniva a un certo punto tristezza a trovare gli stessi alimenti e i camerieri vestiti tutti allo stesso modo, nei ristoranti dell' epoca. Le insalate verdissime sembrano plastica, i pomodori rossissimi tutti perfetti nel look sanno solo di acqua giá ora . Mi aspetterei qualcosa di meglio per il futuro, ma -visto che domina incontrastata la finanza speculativa, che si impossessa sempre più anche della politica- a questo punto incrocio semplicemente le dita. Viene spontaneo un Pensiero di Tucidide, che così recita: 'E la chiamavano democrazia, in realtà era tirannide.'


L’ANGOLO DEL VANGELO – V DOMENICA DI PASQUA vangelo b – 28 aprile 2024 https://youtu.be/0c8m8sWkqek Gv 15, 1-8 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da sé stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli». =Commento di don Gigi Pini (1950-2023) = Portare frutto, ma di che frutto si tratta? E’ importante saperlo: ci sono frutti e frutti...alcuni importanti, altri un po’ meno!
- Lo stipendio è un frutto importante per esempio: è il frutto del tuo lavoro, della tua fatica.
- La promozione a scuola anche: è frutto d’impegno e di una qualche rinuncia.
- La vittoria sportiva pure: è frutto della costanza nell’allenamento, della grinta, ma qui, di che frutto si tratta? Credo sia quello del provare ad essere “suoi testimoni” e per poterlo fare bisogna “rimanere attaccati” a Lui, alle sue regole che si traducono nelle beatitudini, alla sintesi che Lui stesso ha fatto: ama Dio, gli altri e te stesso; “rimanere attaccati” a quel “come io vi ho amati…” e in pratica “dare la vita”.
Le “regole” ci sono, il “progetto” anche, la “strada” è stata segnata: ancora una volta il “frutto” sarà la vita spesa fuori da egoismi o egocentrismi esagerati e sterili.
Sono tre i livelli dell’Amare: Dio, gli altri e se stessi.
Ribaltare quest’ordine potrebbe diventare un errore fatale ed essere improduttivo: tradotto vuol dire che io devo vedere il volto di Dio negli altri e in me stesso. Per fare tutto questo ci porta l’esempio della vite: “Io sono la vite, voi i tralci…”. Adesso sta a me, se accettare o no di “rimanere attaccato a Lui” (...e ci ha lasciato il segno della Sua presenza: l'Eucarestia...) e diventare quell’acino che si lascia pigiare per diventare vino e non rimanere un “meraviglioso acino” ...ma solo e tristemente acino.
Avanti tutta con Lui al centro. #cristiani #cattolici #chiesa#fede #dio #religione #cristianesimo #preghiera #bibbia #vangelo #amore #gesu #chiesacattolica #umanismo #agnostico #umanisti #vangelodelgiorno #religionecristiana #ateismo #ateo #atei #preghiere #paroladidio #cristo #pace #vangelodioggi #diffondilaparola