La Gran Bretagna punta sull’energia nucleare

Il governo di Rishi Sunak ha annunciato un ambizioso piano per portare la capacità a 24 GW entro il 2050, attirandosi però le critiche di esperti e ambientalisti

           

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Virghil Virgilio Della Marta chi ha detto che le scorie le puoi buttare nell'indiffeziata, ho detto che anche considerando la produzione di scorie, resta un'energia pulita. Guarda che pure i pannelli solari (silicio) non li puoi buttare nell'indifferenziata, non sono certo plutonio, ma sono molto inquinanti.
Comunque il problema scorie (correttamente stoccate) è un falso problema, perché un'abitazione dal consumo medio di 8kWh giornaliero, produce l'equivalente (per l'eventuale centrale che la serve) di 0.3 litri di scorie (poco meno di una lattina di Coca Cola) in circa 12 anni.
Certe persone sono convinte che le scorie radioattive (ma così come pure le stesse centrali) siano bombe atomiche, solo perché c'è il termine "nucleare" che le accomuna.


Nicola De Luca più che per peso, si dovrebbe ragionare sullo spazio occupato e il calcolo (approssimativo) non è così complesso: per sostituire tutte le centrali elettriche a combustibile fossile, che oggi coprono circa il 57% del fabbisogno nazionale, le eventuali centrali nucleari a sostituirle, produrrebbero circa 400m^3 di scorie vetrificate (che ovviamente sono tonnellate) all'anno, che corrispondono a circa lo spazio occupato da due appartamenti di media grandezza. E' tanto? E' poco? E' una inezia se rapportata ai rifiuti che produciamo ogni anno e all'inquinamento che producono, senza considerare il fatto che le scorie radioattive sono (idealmente) sigillate, gli altri tipi di inquinamento per la maggior parte permeano l'ecosistema.
Il problema scorie, è un problema inesistente, più ideologico che pratico.