Ragazzo a Mosca ha i capelli giallo-blu come la bandiera ucraina: finisce sotto processo e a rischio arruolamento

Il moscovita Stanislav Netesov era andato in una stazione di polizia per sporgere una denuncia per percosse e furto, ma ne è uscito con un’accusa di “discredito dell’esercito” e un mandato di comparizione all’ufficio di registrazione e arruolamento militare

           

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Pesce Diana Io invece non mi sono vaccinato. Pertanto, mi sono sentito come un confinato politico durante il Ventennio. Anzi, peggio, perché quelli non potevano entrare nei locali pubblici, ma almeno era loro consentito il salire sugli autobus. E la tassa di 100 euro per i non vaccinati mi ha ricordato quella di 100 lire per i celibi: che però cessava al compimento dei 66 anni. Per fortuna, comunque ero già in pensione: altrimenti avrei dovuto siringarmi o licenziarmi dalla mia Università. Cosa che ha fatto soltanto un mio coraggioso collega, che se n'è andato a fare altro. Per inciso, dato che solo la Meloni è rimasta estranea ai governi del sig. Speranza, penso che il suo successo elettorale del 25 settembre 2022 sia stato dovuto proprio alla protesta di quelli come me, che hanno ritenuto l'obbligo vaccinale una inaudita violenza. Perché, se ci fosse stata lasciata la libera scelta, magari l'avrei fatto: ma, così, mi sono sentito come quei 12 professori che nel 1931 si rifiutarono di giurare fedeltà al Regime e furono destituiti.


Nicola Fortunata disse il cagnolino di Putin. RUSSOFOBIA
Oggi un gentile ed educato interlocutore, vista la mia chiara avversione per il regime di Putin, mi ha scritto "Io non so se un russo le ha scopato la moglie per avere un atteggiamento del genere, però la sua russofobia è lampante."
Sulla base di questo chiaro concetto, chi avversava i regimi nazista e fascista erano germanofobi ed italianofobi, chi contrastava il regime criminale di Pol Pot era cambogianofobo, in effetti, per il mio disprezzo per i tagliagole dell'ISIS sono stato definito islamofobo, perché bisognava anche parlare della Palestina.
Poi sono gli stessi che si offendono se vengono definiti putinofili, anche se diffondono solo propaganda russa ed insultano il presidente ucraino, cocainomane e nazista.


Attilio Baldan non giudico le sue scelte,non ho nozioni mediche però le posso dire che:,1 ottobre 2021,aereoporto di Berlino,nessuna restrizione e neppure negli hotel o luoghi vari di ritrovo,stesso periodo in Italia imperversavano i migliori cialtroni del ricatto stipendiale che sono quelli che hanno consegnato il paese alle destre e ora piangono inventandosi cretinate assurde.Stesso discorso per per la tragedia ucraina,invece che spendersi per una soluzione i tre gruppi di partiti maggiormente rappresentativi in Europa sono favorevolissimi alle armi e alla guerra fino all'ultimo ucraino,se lo può leggere nei programmi europei.Poi in Italia cercano di smorzare e fare in pesci in barile ma non tutti se la bevono nonostante media,stuoini vari ecc.


Val Dan Beh, non esageriamo: giusto 40 anni fa, avevo scritto sulla rivista "Ulisse" un saggio proprio sulla cultura americana. E sostenevo che gli statunitensi non abbiano cultura e siano dei bambinoni è un po' un mito che risale all'epoca fascista, e ai giudizi di Emilio Cecchi ("America amara") e di Mario Soldati ("America primo amore"). In realtà, basti pensare alle loro dieci Università d'élite, ciascuna delle quali ha quindici Premi Nobel nel corpo docente e il bilancio delle nostre cento. O alla Biblioteca del Congresso, che ha tutti i libri del mondo. O alle loro orchestre sinfoniche. Per non dire del cinema. Tanto che un modo di dire recita che gli Usa hanno il meglio, e se non ce l'hanno lo fanno arrivare. Poi, certo, c'è il peggio del mondo: insomma la Bowery di N.Y.C., dove ci sono sia la Colombia che gli homeless. Ma che gli Usa già siano come sarà il mondo fra vent'anni è ancora fuori discussione: cioè, noi ci arriviamo, per un effetto di dimostrazione, assai dopo.