Il sistema Toti alle urne: “Vediamoci sul tuo yacht, ho bisogno di una mano”

Il gip: il governatore della Liguria, ora ai domiciliari, per reperire fondi mise la propria funzione a disposizione di interessi privati in quattro campagne elettorali

           

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Raffaele Aiello l’onorevole alessandro de rosi della grande lega giustamente rimarca la limpidezza delle azioni imputate al toti mirate a scopo benefico/elettorale; rimarca anche il fatto che egli stesso non e’ mai risultato imputato in alcunche’; riconosce in questo triste fatto l’imperizia del toti nel farsi cogliere in fragrante con accuse infamanti ancora da verificare. Si offre fin d’ora, una volta scarcerato, di offrirgli la propria consulenza affinché possa agire senza farsi piu’ accusare di nulla. In cambio , come onorario della consulenza accettera’ 1/2 del lo stipendio futuro del governatore (quale che sia l’incarico) oltre a offrirgli un’assunzione come maggiordomo in una sua residenza


Jenny Blu Penso che ai politici un'alta affluenza faccia comodo. Penso che faccia loro più comodo un astensionismo crescente a piccole dosi (quello che sta capitando). Per loro sarebbe un problema se di botto quasi nessuno andasse a votare. Cosa che non succederà.
La scheda bianca non rappresenta la mia posizione, così come pure non la rappresenta la scheda nulla.
Diciamo che al massimo, se proprio volessi sbattermi, dovrei recarmi alle urne e far mettere per iscritto che non voto perché nessuna lista mi rappresenta. Ma la scheda bianca anche no. La scheda bianca per me rappresenta il fatto che mi sento comunque rappresentato dalle liste che si sono presentate, solo che non ce n'è nessuna che preferisco in modo netto alle altre. E' proprio l'opposto della mia posizione.


Spero che il giudice abbia veramente prove schiaccianti in mano, poiché in caso contrario sta danneggiando la carriera politica di un un uomo. Aver coinvolto il governatore della Liguria impone prove schiaccianti e una condanna in terzo grado, in caso contrario sarà l’ennesimo fallimento della magistratura e l’ennesima prova della politicizzazione dei giudici che si sostituiscono all’elettorato. Un arresto è un passo importante e se non usciranno prove schiaccianti si potrà parlare di abuso da parte del giudice. Spero che presto sia inserito per legge la responsabilità dei giudici per gli orrori giudiziari e siano loro a pagare i danni e non i cittadini. Avviene per i medici e per i professionisti, deve avvenire anche per i magistrati.
La loro carriera va valutata in base agli errori e un arresto senza prove schiaccianti che non porta ad una condanna in terzo grado equivale ad una aggressione violenta nei riguardi di una persona da parte del giudice.


Graziella Dadalt
La sua lettura è esattamente inversa alla realtà.
Quanti politici sono finiti in carcere per le accuse formulate dai giudici?
Un numero irrisorio rispetto alle cause portate avanti da giudici senza scrupoli, se un magistrato si presenta con accuse che sono frutto della sua mente non si può arrivare ad una sentenza di condanna, infatti davanti all’evidenza si deve sottostare alla legge.
La realtà è che i giudici hanno capito che la condanna per un politico non è il carcere, ma gli anni di processi che, se anche portassero all’assoluzione, determinano il fine carriera di un politico scomodo per la parte politica con cui sono schierati.
Quindi i magistrati non puntano alla condanna, semplicemente all’apertura di un processo dalla durata di decenni, quale sia la formula della sentenza conta zero, il magistrato ha raggiunto l’obiettivo.
Questo è uno dei motivi per cui un magistrato, che porta un uomo davanti ad un processo con prove scadenti o addirittura fasulle, debba pagare in prima persona sui danni recati alla persona, questi sia che si tratti di un politico o un normale uomo del popolo.
In Italia si abusa di processi, soprattutto per una categoria specifica, il politico che a fine processo viene assolto non torna in politica, poiché un decennio di processi provano la mente e la salute, soprattutto se si è innocenti.
Una volta per portare un politico davanti ad un giudice servivano prove schiaccianti, oggi basta un “pare che…” “sembra che…” e si impronta un processo che dura anni a spese dei contribuenti e che in caso di assoluzione costa e a pagare sono sempre i contribuenti, il magistrato nel frattempo entra in politica….io vedo una associazione mafiosa intorno ai tribunali, ma non siedono mai sul banco degli imputati, siedono sul banco del giudice.
La legge ci insegna che si è innocenti fino a condanna definitiva, in genere nove volte su dieci si risolve con l’assoluzione per l’imputato poiché “il reato non sussiste”…questa leggerezza costa alla politica, ma costa ancor di più al normale cittadino, poiché un politico ha la forza economica per difendersi un cittadino no…
Abbiamo magistrati scarsi che hanno bisogno di aiuti per fare carriera e quindi vulnerabili e disposti a eseguire ordini. Palamara è la voce da che ha coinvolto il CSM c’è lo ha insegnato e non è finito nulla con l’allontanamento di Palamara, poiché è sistematico ciò cha avviene nel CSM e chiunque sale sulla poltrona di presidente è piegato alla volontà del potere mafioso della politica sporca, quella mai finita sul banco degli imputati.


Jenny Blu Sì, questo è vero. Ma diciamo che se solo il 2 % andasse a votare avrebbero i loro bei problemi. Io, personalmente, andrei pure a votare. Il problema è che nella mia circoscrizione, grazie alle leggi elettorali che si sono fatti da soli, al boicottaggio di molti media e comuni, le sole liste presenti, oltre ad alcune proprio ridicole, sono quelle che già si trovano in Parlamento, che mi fanno una più schifo dell'altra. Di fatto, non mi è data la possibilità di votare per nessuno che rappresenti anche solo in parte le mie idee.
Alle Politiche sono andato a votare. Ma non ho mai criticato chi ha scelto di non andarci. Io critico soprattutto quei merli che votano per certi partiti. Sono ancora numerosi. Anche adesso, che ci sono questi scandali, noto che ci sono elettori di finta destra che difendono i loro paladini sostenendo che ruba di più la finta sinistra, ed elettori di finta sinistra che difendono i loro paladini sostenendo che ruba di più la finta destra. Per me sono questi che ancora non hanno capito una cippa e in questo senso sono, dal punto di vista del comportamento elettorale, i principali corresponsabili dello scempio politico in cui viviamo. Gli altri possono, quando ne hanno l'opportunità (che a questo giro io non ho), scegliere di votare per liste alternative e meno pappa e ciccia con questo sistema marcio, o di non andare a votare. Servirebbe una strategia comune, che purtroppo manca, anche perché le liste alternative presentano numerosi limiti e non sono state capaci di fare fronte comune nemmeno sul numero di firme da raccogliere risultando così tutte penalizzate.
Un saluto.




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