19 Commenti

Mi dispiace ma, pur comprendendo il dolore per la perdita di una sorella, questa ragazza sta usando i toni e i modi più sbagliati. Dire "tutti gli uomini si devono sentire in colpa" non ha senso ed è una mancanza di rispetto per tutti quegli uomini (la stragrande maggioranza) che non hanno idee patriarcali, che rispettano quotidianamente le loro compagne e le loro figlie. Queste dichiarazioni di guerra ci allontanano ulteriormente dalla soluzione. Perché devo sentirmi in colpa io che non ho mai torto un capello ad una persona (uomo o donna che sia)? Perché devo sentirmi in colpa io che credo fermamente nella parità di genere? E la sorella di Giulia, che oggi trova il tempo per pubblicare una miriade di storie su Instagram (dove è il vecchio sentimento di lutto, di raccolta...) dove era quando sua sorella avrebbe avuto bisogno di aiuto? Filippo Turetta è un criminale e merita la pena più severa, ma non buttiamola in vacca con questi discorsi che non fanno onore a nessuno...

Link: http://www.vin3.org/index.php?c=article&cod=341161&lang=IT#vin3Comment-1611168
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al governo abbiamo un vicepremier che é salito sul palco con una bambola gonfiabile che doveva essere la caricatura della Boldrini per insultarla nel più becero dei modi, é anche quelllo che si é fatto filmare tra tette e culi in spiaggia ad un evento in campagna elettorale, é quello che ha aizzato il paese contro il nero che aveva ucciso una ragazza bianca ma vontro il ragazzo bianco nordico con oa faccia d'angelo borbotta poche parole mettendo pure dei se. il suo partito insieme a quello della premier sono quelli che quando la sonistra chiedeva l'educazione sentimentale gia dieci anni fa detidevano la cosa e lascivano intendere che era roba da femminucce.

Link: http://www.vin3.org/index.php?c=article&cod=341161&lang=IT#vin3Comment-1611172
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Pas Già Ter ok però hai colto il punto, cioè che il problema sociale è ammazzare le persone. Il fatto che il 90% degli omicidi avviene nell’ambito familiare o affettivo e che limitarsi a dire uomini cattivi non serve a niente. Il problema è molto più alto di becera propaganda e becera caccia al mostro di turno. Poi il discorso che fa la sorella personalmente non lo condanno perchè parliamo di una povera ragazza che ha appena perso una persona a lei cara, critico di più i giornali che viaggiano di slogan e che fanno puro sciacallaggio sulle tragedie (come sempre tra l’altro)

Link: http://www.vin3.org/index.php?c=article&cod=341161&lang=IT#vin3Comment-1611169
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Alberto Rossetti Non è prevista dalla legge italiana e dovrebbe valere per i femminicidi e gli omicidi altrimenti si farebbe discriminazione. La verità è che serve la certezza della pena, chi commette reati di questa gravità viene condannato all'ergastolo anche se una volta in cella dopo alcuni anni può usufruire di benefici come permessi premio e sconti di pena, tenendo conto che la pena non è solo punitiva ma deve mirare anche al reinserimento sociale della persona che finita di scontare la sua pena si reintegra attivamente nella società. In casi come questi servono misure efficaci e concrete per prevenire altri femminicidi, bisogna intervenire tempestivamente

Link: http://www.vin3.org/index.php?c=article&cod=341161&lang=IT#vin3Comment-1611178
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L'ignoranza nei commenti è spaventosa, commenti che preferiscono accusare la vittima e la sua famiglia piuttosto che ammettere la presenza di un problema, commenti misogini che si arrampicano sugli specchi per zittire la voce di Elena, invece che supportarla.

Mi dispiace per i figli di questi soggetti, cresciuti da persone prive di valori, umanità e con una mentalità chiusa, incapace di cambiare perché cullata dall'ignoranza.

C'è un motivo per cui abbiamo avuti 105 femminicidi nel giro di un anno (o meno) in Italia, e questi commenti deplorevoli li sottolineano tutti.
Elena ha ragione, e tutti questi commenti ne sono la prova.


Link: http://www.vin3.org/index.php?c=article&cod=341161&lang=IT#vin3Comment-1611182
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Qualsiasi cosa si dica è comunque fuori posto o a rischio strumentalizzazione; è vero lo Stato ha molte mancanze, e non certo da oggi, ma una cosa non la capisco proprio, i segnali c'erano tutti, lo raccontava la povera Giulia alle amiche, lo sapeva la sorella e persino la nonna, si la nonna, ha raccontato per filo e per segno le volte che Giulia lo aveva lasciato per poi riprendere e rilasciarlo di nuovo. Anche la famiglia di questo assassino ha ignorato frasi, atteggiamenti del figlio. E allora, sommessamente, e con tutto il rispetto possibile mi chiedo, perché da sorella,da amica, da nonna, non intervenire prima? Perché non stare accanto a Giulia, ragazza intelligente, autonoma, libera, e certo non " ricattabile" in nessun modo, proteggerla da quel " bravo" ragazzo e convincerla a starne alla larga, a non uscirci ecc ? Lo Stato qui nessuno.lo aveva chiamato in causa, nessuno ha denunciato per tempo, nulla...si sono ignorati i tanti segnali, che pure c'erano, da parte di tutti. Parliamo di famiglie apparentemente "normali".
Non c'è ignoranza, non c'è povertà, non c'è degrado morale, in queste due famiglie. Eppure, come dice Crepet, non si diventa lupo in una notte. Qualcuno avrebbe dovuto percepire, ma non lo ha fatto.


Link: http://www.vin3.org/index.php?c=article&cod=341161&lang=IT#vin3Comment-1611181
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Sinceramente non riesco proprio a capire con questa tragedia che è accaduta come faccia a strumentalizzare il tutto.
E spettacolizzare
Ma con un dolore così come fa a riuscire?
E non riesco a capire perché social e stampa e TV diano spazio a questa strumentalizzazione disgustosa
Sinceramente è del disgusto più totale.
Ricordiamo che è morta tragicamente una ragazza per mano di un suo coetaneo con una personalità MALATA.
E ripeto MALATA!!!
Chi compie un atto così feroce, non è un uomo normale e non c'entra il patriarcato.
Chi commette un atto così efferato, così rabbioso ha qualcosa di completamente sbagliato nell'animo.
Qualcosa di distorto
Qualcosa di cui nessuno si è mai accorto.
Anche se i segnali magari sono stati dati ma sono stati ampiamente sottovalutati .
E l'unica cosa che si può chiedere allo stato è di sovvenzionare sempre sempre di più tutto quello che concerne la psichiatria e la psicologia.
Obblighiamo tutti ma proprio tutti ad una visita psichiatrica ?!
SÌ!!!!
Oh ci si spaventerebbe di quante personalità distorte ci sono tra noi
Ampliamo la gratuità e la disponibilità per parlare con psichiatri e psicologi.
E la TV e la stampa se veramente vogliono fare qualcosa di utile che la smettano con programmi TV demenziali di sciacallaggio sui minimi particolari di queste tragedie.


Link: http://www.vin3.org/index.php?c=article&cod=341161&lang=IT#vin3Comment-1611165
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Io, così come tanti altri uomini non dobbiamo chiedere scusa a nessuno!

Abbiamo per caso fatto violenza su qualche donna?

No, quindi chiedere scusa per cosa? Perché un pazzo psicopatico si è reso responsabile di un gesto folle?!

Uomini cani di pecora, fatela finita di chiedere scusa per ricevere attenzione, per dei followers, siete ridicoli oltre che patetici.

Si chiede scusa quando si sbaglia, punto.

Se un clandestino commette un reato non è detto che siano tutti criminali, se un
extracomunitario ruba non è detto che siano tutti ladri, se una donna tradisce non è detto che siano tutte tro', ma se
un uomo commette violenza su una donna "Gli uomini fanno
tutti schifo e sono tutti responsabili"

Per le donne , o meglio per nazifemministe che fanno di tutta erba un fascio:

'Siete solo qualunquiste
accecate dalla rabbia'


Link: http://www.vin3.org/index.php?c=article&cod=341161&lang=IT#vin3Comment-1611159
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Rosina Alba non si colpevolizza un genere per il femminicidio, ma per una cultura patriarcale di cui - forse non tutti - ma la maggior parte degli uomini sono responsabili.
Chiunque non si dissocia e non prende posizione è responsabile.
Non della morte di questa povera ragazza, ma della cultura sottostante.
Non tutti gli uomini uccidono, è ovvio, ma è innegabile che cose misogine come l’insulto sessista, il cd. Catcalling, la palpata inappropriata, le foto intime non richieste, la diffusione di immagini private non autorizzata, la minimizzazione e giustificazione di questi atteggiamenti rappresentino la base culturale e sociale del femminicidio, base di cui la maggior parte degli uomini si è fatta portatrice ed è, di conseguenza, responsabile.


Link: http://www.vin3.org/index.php?c=article&cod=341161&lang=IT#vin3Comment-1611180
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