1ºLe notizie che arrivano dai colloqui di Cecilia Sala con i familiari sono drammatiche.
Una cella lunga quanto il suo corpo;
la luce permanente al neon che non ti lascia dormire;
la notte passata all’addiaccio senza neanche un materasso;
gli occhiali sequestrati;
una coperta appena per proteggersi dal freddo estremo;
nessun oggetto o genere di conforto;
nessuna visita o contatto umano dal 27 dicembre;
I diritti umani inesistenti e calpestati;
l’assenza di ogni forma di dignità umana.
Questo è il ritratto di cosa sia un regime brutale e delle condizioni in cui è detenuta la giornalista Cecilia Sala.
Alla faccia di chi ha ancora il coraggio di minimizzare, di insultare, di negare o addirittura esultare.
In un contesto come questo, non esiste divisione o polemica politica. Tutti devono fare la loro parte, anche la più piccola, perché Cecilia Sala torni a casa.
Tutto il resto viene dopo.