Cringe, crush, flexare: arriva la guida di una linguista per capire le parole usate dalla Gen Z

Molti termini vengono dal web o dall’inglese, altri invece sono tutti italiani – come il popolare “maranza”. Per gli adulti, i boomer, ecco un vero e proprio dizionario per capire la lingua dei giovani

           

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Modestino Francesco Picariello Non vado a limitare la libertà di nessuno, non vado in giro ad insultarli.
Ma tendenzialmente entrano nella categoria delle persone che non vorrei intorno.

1) perché penso abbiano un piglio completamente diverso da noi degli anni '90.
Vedo molta meno propensione alla cultura e di sicuro molte delle differenze generazionali passano attraverso il fatto che le generazioni precedenti non si preoccupano di portare avanti un progetto con lungimiranza per il bene futuro dei figli.
Il Mondo attraverso: social network; ipersessualizzazione; avidità e bisogno di ricchezza sempre crescenti; minor attenzione delle famiglie nei confronti di scuola ed educazione; responsabilità politiche; tendenza alla cancel culture di ciò che è stato prima ecc., è cambiato molto. E il riflesso di questo si ripercuote sui giovani che sono vittime.

Per quanto possa dispiacermi da individuo non posso non tener conto che la realtà intorno è diventata senz'altro più aggressiva, noncurante, senza contare ipocrisia ed opportunismo crescenti.
Il mio è un meccanismo di difesa più che altro, nei confronti di persone che per la loro giovane età non hanno il comparativo di un periodo dove si respirava più solidarietà e si comunicava di più e sono avvezze solamente ai valori/disvalori della realtà attuale che li circonda.


Ester Lupo boomer è un termine che definisce i baby boomer, una generazione specifica e non un insulto. Bellissimo dare degli ignoranti in una frase ed in contemporanea mostrare di ignorare quello di cui si sta parlando. Qualcuno direbbe tipico dei boomer, e i dati sul nuovo report sull'analfabetismo funzionale lo aiuterebbero. Ad ogni modo lasciando stare queste sciocchezze io cercherei di non cadere nel ciclo infinito di generazioni che pensano che la successiva sia peggiore. È una fallacia logica che ci portiamo dietro da sempre come umanità, pensi che nell'antica grecia dicevano le stesse cose che lei dice ora e la generazione precedente alla sua lo ha detto di voi.


Dario Constantinescu già prima degli anni '80 nei governi esisteva la volontà di svalorizzare la società che si appoggiava sui valori morali e umani. Lentamente la società che prediligeva i valori umani, a quelli commerciali, si è progressivamente sgretolata, date le pressioni. I cinquatenni/sessantenni di oggi hanno avuto il privilegio, la possibilità di trarre insegnamento dai rappresentanti dalla società di un tempo. Alcuni di noi ne hanno fatto tesoro, altri, volente o nolente, si sono adeguati allo sfascio. Un ruolo importante l'hanno avuto i mass media i quali hanno dato un peso negativo riportando, in particolare alle nuove generazioni, il cattivo esempio. Non è un caso, fa parte di un piano ben preciso. Un popolo colto e forte nei suoi valori è un popolo scomodo da gestire.
Non ultimi, il decadimento della giustizia, una roba non da poco. È la società che è crollata. Mentre i cinquantenni in buona parte si rendono ancora conto di tante cose nonostante le influenze negative, i giovani vanno in discesa libera, come ogni inconsapevole pieno di sè. E come i tipici ignoranti, da manuale, le nuove generazioni vivono aggrappate alla loro arroganza e alla loro presunzione.


Barbara Guerranti non sto scaricando tutte le responsabilità sui giovani.
È evidente che le situazioni sono state create a tavolino dagli esperti, per arrivare a questo punto. Privare il popolo della cultura e della consapevolezza è sempre stato l'obiettivo di chi comanda.
Il problema è che abbiamo una nuova generazione che non ragiona, anche su argomenti più elementari, a differenza dei predecessori. Non c'è modo di risvegliare la parte pensante di loro. Le nuove generazioni sono in balia dei "padroni" del mondo. È stato facile far credere alla maggior parte dei giovani che incarnano il progresso, mentre retrocedono, anziché procedere migliorando questa la realtà.


Dario Constantinescu perdonami, ma le loro lotte le fanno allo stadio, principalmente.
Mai visto scendere i giovani in piazza per rivendicare il diritto al lavoro e ai principi fondamentali quali la sanità, la sicurezza, la parità dei diritti e la libertà. Ci stanno togliendo tutto, anche la libertà di espressione. E loro tacciono...con uno smartphone tra le nani, come fossero zombi.
Non si può mai generalizzare, però è evidente che la gran parte di queste nuove creature è destinata a soccombere di fronte al Sistema, perché prone ad esso. Sono incapaci di pensare qualcosa di diverso da quello che è stato inculcato.


Giovanna Scuffi I genitori nei primi anni possono fare dei grandi danni e questi possono ripercuotersi per tutta la vita di una persona. Tutti problemi difficili da superare. Ma lei crede che sia facile sviluppare un autonomia di pensiero nascendo in questa attuale società pervasa da miliardi di stimoli a tutte le ore del giorno e della notte? Ringrazi Dio di aver visto come era prima, perché dopo di noi, nessuno avrà più la possibilità di fare questa esperienza.Ma si rende conto che quando eravamo adolescenti noi, potevamo uscire di casa senza che i genitori potessero chiamarci e sapere dove eravamo? Ma si rende conto che adesso li controllano anche col GPS? Ma le sembra un modo di responsabilizzarsi?


Illune Stesso il tuo commento non fa altro che dare ragione a me. tutto può cominciare nello stesso modo. (hai citato gli anni 60). bisogna vedere com'è l'evoluzione. quella attuale è miserevole, vi siete massificati a parlare come trogloditi e con contenuti vuoti e violenti. dagli anni 60 ad ora la donna aveva fatto passi da gigante. ora è tornata indietro grazie ai vostri idoli che sono obbligate a cantare in mutande o far vestire gli uomini con abiti femminili che di libertà non hanno proprio nulla. vi siete piegati ad una dittatura che vi porta sempre più in basso. io finirei qui perché questo è l'argomento del post. ma visto che tu non riesci a rimanere in tema e parli delle offerte attuali in Italia, voglio ricordarti che da sempre l'italiano ha dovuto allontanarsi da casa per lavorare. e certo è che se vai a proporti in un paese estero con la testa piena del nulla, potrai solo pulire i cessi. almeno negli anni del boom economico abbiamo esportato conoscenza ed intelligenza


Giovanna Scuffi I giovani adulti di chi sono figli? Io vedo i miei coetanei (sono del 71) che non possono vivere senza lo smartphone. E qual'è l'ultima generazione che ha vissuto senza internet? La mia. Noi siamo gli ultimi che ricordano questa esperienza e noi avremmo dovuto insegnarlo ai figli e invece non lo ha fatto nessuno. E ora dovremmo lamentarci se i ragazzi non sanno scrivere con carta e penna, non sanno la grammatica, la storia o fare i calcoli a mente? Troppo comodo.
No, prima non venivano serviti tutti gli strumenti ed è proprio questo che era educativo, che insegnava a trovare autonomamente delle soluzioni, lo volete capire? Se gli date tutto su un piatto d'argento gli volete male, non bene!


Gli articoli di Repubblica sul nulla ma soprattutto da voltastomaco sono i commenti di molti boomers (che già ricevono un complimento ad essere chiamati così, in questo hanno ragione gli adolescenti) che etichettano come feccia, ignotanti, disadattati e via dicendo dei ragazzini solo perché usano slang che abbiamo usato anche noi ai nostri tempi. Ma non arrivano a capire che non c'entra niente con l'ignoranza! Quando mio figlio ha iniziato ad usare parole così ero basita, ma per poco, poi ho capito che é l'abito dell'adolescente, una facciata superficiale sotto cui si cela ben altro. Il problema non sono gli adolescenti, ma gli adulti che non sono in grado di comprendere questo concetto minimale


10ºEster Lupo gli esperti che lei tira in ballo si chiamano genitori, l'amore per la cultura, la letteratura dovrebbero essere trasmessi da chi da imprinting, se la generazione precedente pensa di essere migliore è solo perché non ha la capacità di avere un reale confronto e soprattutto pensa solo a sé stessa dimenticando però che avrebbe dovuto trasmettere valori così come opportunità alle generazioni successive e non stare sui social a far vedere come sono ancora giovani a 50 60 anni la verità è che chi è nato tra il 1962 e il 1975 non hanno ancora capito che sono adulti e non dovrebbero comportarsi da ragazzi sia i maschi che le femmine. Li guardi tutti a inseguire la bellezza giovanile per poi criticare chi per età si comporta da giovane loro che dovrebbero dare l'esempio invece si comportano peggio dei ragazzi.