1ºVanessa IL GRANDE EQUIVOCO della questione palestinese. Gli arabi/palestinesi non hanno mai voluto un loro stato accanto a quello israeliano; volevano tutta la Palestina ed eliminare Israele e gli ebrei. (È lo slogan dei propal oggi: “Palestina libera dal fiume al mare”). Per questo hanno scatenato guerre e sono diventati i terroristi più temuti al mondo con migliaia di vittime civili. Hanno fatto in modo di far saltare ogni proposta di pace e quando hanno avuto Gaza con montagne di materiali regalati e decine di miliardi di dollari di finanziamenti hanno usato questo nucleo di stato palestinese per scatenare un’altra guerra.
No due popoli per due stati oggi è solo uno slogan vuoto perché sono gli arabi/palestinesi a non crederci. Se ci credono devono innanzitutto liberarsi da Hamas, poi dimostrare di volere la pace rinunciando ad ogni sogno di conquista della Palestina, quindi creare una classe dirigente e lavorare su questi punti per anni. Solo dopo una lunga sperimentazione avrà senso pensare ad uno stato. Considerarlo un punto di inizio è una presa in giro dell’intelligenza umana e stupisce che tanti occidentali pensino di iniziare dalla fine di un processo storico che, in questo modo, non si compirà mai
2ºPier Paolo Turba perché a Gaza c'è un popolo, come nel secolo scorso lo era stato per gli ebrei, che sta subendo uno sterminio, guarda caso da uno stato che dovrebbe essere l'esempio di democrazia, unica democrazia in quella fetta di mondo. Uno stato occidentale governato secondo diritto che sta facendo carta straccia di tutti i trattati internazionali. Tutte le oppressioni meritano attenzione ma questa al momento supera ogni limite. Sono proprio le comunità ebraiche che per prime dovrebbero schierarsi a fianco di chi condanna quello che sta accadendo, questo contribuirebbe certamente a evitare errate associazioni e ad alimentare empatia nei loro confronti. No certamente l'antisemitismo che lei paventa.
3ºNon sono ebreo; anzi, per quel poco che so della storia della mia città, sono discendente dei Saraceni, cioè arabo. Nonostante ciò, mi rattrista vedere molti amici attaccare gli israeliani con così tante accuse di violenza bellica in Palestina. Dobbiamo capire che, prima del 7 ottobre 2023, il mondo arabo e quello israeliano vivevano in una pace senza precedenti, dandoci l'idea che entrambe le umanità avessero finalmente raggiunto un alto livello di civiltà umana. L'assoluto grado di codardia e crudeltà ha sorpreso qualsiasi essere umano per la sua assoluta atrocità! Quando ho visto gli orribili atti di decapitazione, ho detto: "Qualsiasi grado di vendetta che Israele darà a queste persone sarà insufficiente rispetto a ciò che meritano per l'assoluta atrocità commessa". Se questo atto fosse stato commesso da israeliani, avrei detto esattamente la stessa cosa degli israeliani! Pertanto, non dovremmo criticare gli israeliani per le conseguenze di quel 7 ottobre, ma dovremmo criticare gli autori delle cause che hanno generato tutte queste conseguenze!
4ºTrovo davvero inspiegabile questa isteria collettiva umanitaria pro-Pal, che vede solo le 64 mila vittime della guerra di Gaza, dichiarate da Hamas e quindi non verificabili, ma resta totalmente indifferente alla guerra in Sudan che, nello stesso periodo, ha causato 150 mila morti e oltre un milione di sfollati, segregati in campi profughi dove quotidianamente si muore di stenti. Senza parlare delle altre 50 guerre in corso che, ogni giorno, generano migliaia di vittime! Ma chi se ne frega di queste guerre! Non fanno vetrina! E ai pro-Pal di questi morti non importa assolutamente nulla! Per loro va di moda solo la Palestina!
5ºJenny Intelisano Ma noi guardiamo in casa nostra. Abbiamo i musulmani che si moltiplicano. Questo non va bene, per diversi motivi. Secondo me è a questo che dovremmo pensare. A casa nostra. Non a faccende che, con tutto il rispetto, non ci riguardano. Del resto, proprio ieri dei musulmani nel Kiwu, in Congo, hanno fatto irruzione in un luogo di preghiera cristiano e hanno sgozzato col machete decine di innocenti che partecipavano ad un funerale. E non è la prima volta che succede, ne in Congo ne in Africa in generale, e anche in Siria. Quindi perché non si fa casino anche con i musulmani? Perché i gazawi sono di più? Solo per questo? È solo una questione di numeri per voi? Ne uccidi 60 e va bene, ne uccidi 60.000 non va più bene? È solo una questione di limite? Sotto tot vittime va tutto bene e sopra vi indignate? O c'è sotto qualcos'altro. Dimmi
6ºKatia Giambruno E daje con lo sterminio di un Popolo. Possibile che non sappiate cosa sia un vero sterminio di un Popolo ovvero di un genocidio ? A Gaza insistete pure ma non c'e' ne sterminio ne genocidio, ci sono vittime di una guerra combattuta casa per casa e con frequenti bombardamenti Nelle guerre i morti a migliaia tra i civili ci saranno sempre compreso i bambini. La strumentalizzazione che ne fate e' evidente. Continuate a dare motivazioni regresse a un orrendo massacro e a non voler capire che senza il 7 ottobre e quello scempio barbaro di fanatici nazifascioterroristi nei Kibbutz israeliani, a Gaza sarebbero ancora tutti vivi. Continuare a ripetere le stesse cose che ormai dovrebbero essere chiare per tutti su cause e responsabilita', e' diventato insopportabile. Quindi la saluto e chiudo ...
7ºPier Paolo Turba mi scusi signor Turba, senza togliere niente alla ferocia perpetrata da Hamas il 7 ottobre, non giustificando assolutamente alcun atto di terrorismo, chiamare quel momento la causa primaria e unica di questa tragedia, mi pare veramente non vero. Hamas prima e il 7 ottobre poi nascono assai prima di quella data. I coloni sionisti non hanno rispettato un solo trattato, continuando imperterriti ad occupare territori e spodestare i palestinesi. Perché i coloni possono girare armati e ai pelestinesi è impedito? Vivere nella striscia di Gaza, una dei posti più densamente popolati del mondo, non credo sia stato facile. Se il sionismo continuerà a pensare che in nome dell'orrendo genocidio che gli ebrei hanno subito, pensa di poter fare quel che vuole, si, sono antisionista, per il semplice fatto che la necessità di un popolo di avere uno stato vale esattamente anche per i palestinesi. Ad oggi, penso (e spero) che il problema sia Netanyahu e non tutti i sionisti e sicuramente non sono antisemita.
Lei potrà avere 85 anni, ma le manca veramente un pezzo di storia. Può cominciare dal trattato di Oslo del 1993.
8ºSimone Landi, dimenticati i massacri di civili in Ucraina? Forse che i droni russi non buttano bombe a caso volutamente su obiettivi civili? Sappiamo come vivono i civili nel Donbass? E i bambini ucraini rapiti e deportati in Russia? Si calcolano in 20mila. Che ne sappiamo di loro? E il 90% di aiuti umanitari che entrano in Gaza e vengono sequestrati da Hamas? Lo riconosce l'ONU. E i Palestinesi (la maggioranza) che ha voluto Hamas al governo di Gaza? Che ha inneggiato al massacro del 7 ottobre? Che ha bastonato gli ostaggi trasportati a Gaza? Nessuna responsabilità per loro?
Sei parziale, guardi con gli occhi del pregiudizio.
Certo che ci sono differenze ma sono differenze altrettanto orribili, non si può fare una graduatoria degli orrori e barbarie. E chi fa differenze nasconde qualcosa anche a se stesso: razzismo.
9ºVanessa Boi perche' sono le comunita' ebraiche a sopportare il peso di una isteria collettiva sfociata in una paurosa crescita dell'antisemitismo, dell'antiebraismo e dell'antisionismo. Se si usassero le Scuole solo per solidarieta' alle vittime di tutte le guerre in corso nel Mondo, sarebbe comprensibile, ma qui, e pare che tutti facciano finta di non accorgersene, si tratta di Gaza e dei gazawi massacrati dagli ebrei sionisti. Lo si capisce che siamo nello specifico e non nella generalità delle tragedie in corso ? La pericolosità denunciata dai movimenti ebraici e' questa ... tornare fin dalle Scuole primarie ad avere una idea negativa degli ebrei e della loro Nazione di Israele ... Infine, come sempre, non si parla e nemmeno lo si nomina il cancro del terrorismo sanguinario di Hamas, che e' la causa prima ed unica della tragedia di Gaza ...
10ºEsther Pavoncello Cara Esther, ti capisco.
Sono dei propagatori di odio e di propaganda pro Hamas.
Non sanno niente di Storia e non saprebbero trovare sulla cartina né Hebron né Ramallah.
Parlano per sentito dire o peggio ripetono slogan e frasi da decerebrati, pensando di battersi per la libertà e la giustizia di un popolo,quello Palestinese, che è oppresso in primis dall' islamismo fanatico di Hamas dell' Iran e di tutti quei gruppi che hanno interessi a tenere alta la tensione con Israele.
Fanno i fenomeni da tastiera qua in Europa, dove sono protetti.
Non durerebbero 5 minuti in quei paesi e tra quei fanatici che tanto difendono e supportano (a parole).
Pregherebbero tutte le madonne e i santi per farsi portare in Israele, dove potrebbero continuare a dire le loro fregnacce perché in un Paese democratico.
Comunque se la può consolare,io mi chiamo Fabio (il nome del profilo è puramente inventato)
toscano di nascita, non sono ebreo ma supporto Israele contro la minaccia del terrorismo islamico.
Un caro saluto ️