Alessandra Amoroso e il parto al San Filippo Neri di Roma: “Per sempre grata per la vostra umanità”

La cantante posta le foto con il personale dell’ospedale romano. E la Asl ricambia con gli auguri via social: “Felici di aver partecipato a questo meraviglioso momento. Benvenuta piccola Penny”

           

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Teresa Ricchiuto forse lei ha difficoltà a comprendere: non è in discussione il dovere d’essere educati e corretti: ció che si lamenta è la disparità di condizione che chiunque abbia avuto bisogno d’assistenza ha sperimentato a proprie spese. Sparare nel mucchio non ha senso, ma non è chi non veda che il paziente è in una condizione di palese inferiorità e come tale subisce spesso quelli che NON A CASO si definiscono episodi dì MALASANITÀ. Soprattutto nel meridione. Non a caso chi puó si cura altrove. Le immagini idilliache di un reparto perfetto come ostentato nella foto sono certamente quelle che ciascuno di noi vorrebbe vedere quando malauguratamente entra in ospedale. Il tema era questo. Se a lei piace credere medico infermiere e paziente siano sullo stesso piano, nessuno vuole guastare questa sua fantasia.


Maura Sibilla Cumana Santoro Le cose non si pretendono e il rispetto nelle corsie vale per ambo le parti. Il fatto che il medico ha scelto di fare il medico e il paziente no. Non lo esime dall'essere educato nei confronti dei medici, infermieri e ausiliari. Il rispetto è rispetto. Punto!!!. Ho visto tanti pazienti arroganti, irrispettosi e volgari, nei confronti dei medici e il personale paramedic, che lei non immagina. Ho visto il personnale ospedaliero trattare con garbo e grazia i pazienti i quali hanno risposto con pepipeti volgarissimi, e tanta arroganza usando frasi scurrili e indegni. Certo non voglio fare di ogni erba un fascio né nei confronti di una o l'altra categoria. Ma il rispetto va dato prima di chiederlo. Spesso succede il contrario