“Non ci fermeremo, perché non possiamo permettere che la gente e i bambini di Gaza muoiano di fame, che le loro scuole e la loro terra vengano bombardate”: così l’attivista umanitario Thiago Ávila, uno dei membri del direttivo della Global Sumud Flotilla, ha commentato il secondo attacco alle loro i

           

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Mariangela Bruzzone in effetti qualcuno ci va un po’ pesante però c’è da dire che non tutti la pensiamo allo stesso modo e non necessariamente quello in cui lei crede deve essere giusto per forza. Io reputo questa “missione” un azzardo che sta gettando benzina sul fuoco su una situazione internazionale già tesa. Potrebbero innescare un’escalation di eventi davvero pericolosi. Senza considerare poi la scarsità di viveri che trasportano. In più è stato dimostrato proprio ieri il collegamento tra Hamas e la Flotilla in quanto un membro dell’organizzazione criminale è proprio su quell’imbarcazione. Detto questo, credo che sia d’accordo con me quando dico che, se avessero un mutuo da pagare, se dovessero lavorare per vivere, non sarebbero su quelle imbarcazioni. Non ci prendiamo in giro con la storia degli eroi, qui sono tutti comunisti con il Rolex!


Maria Rossi, io non sto negando il rapporto stretto tra il lavorare e il vivere, tutt'altro. Il lavoro per me è esso stesso vita e modo per realizzarsi. Tuttavia, se il lavoro ci occupa il 100% delle nostre energie e non ci dà la libertà di protestare e manifestare in difesa dei nostri fratelli innocenti che muoiono, allora c'è un problema! E, sia chiaro, tutte le vittime innocenti di tutte le guerre sono miei fratelli, ma a Gaza non c'è una guerra, c'è uno sterminio unilaterale. Si è andati oltre la disumanità. Io questa cosa non la accetto. Quindi, dal mio punto di vista, chiunque manifesta a suo modo contro un genocidio ha il mio supporto, e non mi sto a chiedere chi lo finanzia o che lavoro fa, perché mi importa di più la rappresentazione della vera umanità, che è stare dalla parte dei sopraffatti, a qualunque costo.


Giovanni Spagnoletti invece gli altri cosa sono, marziani? Sono persone normali che, invece di occuparsi solo di se stessi è del loro piccolo e disagiato orticello, cercano di aiutare chi sta' peggio di loro. Non rubano niente a nessuno, lei può stare tranquillo , i suoi soldi non sono a rischio, c è gente che, generosamente e spontaneamente ha donato cibo, medicine e tutto quello che può servire ad un popolo martoriato che muore di fame. C è chi ha sacrificato le proprie ferie per esserci , magari c è chi lavora in proprio ed ha rinunciato ad un periodo di lavoro. La sua malafede è evidente, si tratta solo di risentimento e odio di parte. Queste sono persone alle quali non è degno Neanche di allacciare le scarpe. Si auguri solo di non trovarsi in difficoltà e incontrare gente come lei.


Mi chiedo se sotto ogni post di questo tipo la gente è pagata per scrivere stronzate o se il numero di dementi è trascimato oltre ogni limite. Tra chi non vede i droni (e pensa quindi che sia stato Goldrake?), chi dice che gli sta bene (non avendo nemmeno un neurone per capire che sono in Tunisia in un porto e non in una zona di guerra,e quindi la gravità è immane). Non capiscono nemmeno che se fosse vero che se lo inventano verrebbero linciati e massacrati oltre che arrestati per procurato allarme etc etc. Ma appunto ci vuole almeno un neurone connesso a qualcosa. Qui siamo all'ostentazione del proprio dramma cerebrale di dementi che ripetono parole a caso come "sinistra", Greta, i droni distruggono i palazzi.
No via, migliaia di anni di cultura, spazzata via dal nuovo neo fascismo da tastiera.


Ma va penoso e ridicoli. Vi soste suo piedi e dite che sono droni. La Tunisia e guardia costiera. Che non sono amici di Israele vi hanno smentito più volte. E Repubblica Corriere Fatto e altri ,insistono Nonostante tutto a divulgate falsità. Avete già perso tanti lettori. Siete in gravi perdite ,e vi rifate con queste notizie ,perché ci sono i boccaloni che se le bevono. E ovviamente tutto pro Hamas. Dei palestinesi a loro frega un c#*#o. Perché Altrimenti dovrebbero chiedere ad Hamas di liberare gli ostaggi tutti. Lui andarsene ,e che ci siano vere elezioni. Basta. Ma non lo fanno perché sono falsi.


L’attacco ripetuto contro la Flottilla è un altro crimine che si aggiunge al lungo registro del terrorismo sionista, che non si limita a commettere massacri sulla terra ma cerca anche di mettere a tacere ogni tentativo umanitario di rompere l’assedio. Ciò che rende la tragedia ancora più grave è che alcuni media e giornali si schierano con il carnefice attraverso menzogne e giustificazioni, trasformando la vittima in colpevole e restando in silenzio di fronte a una palese violazione di tutte le leggi e convenzioni internazionali. Questa complicità mediatica non è meno pericolosa dei missili che colpiscono innocenti, perché legittima i crimini e li copre con frasi ingannevoli. Quello che sta accadendo è una macchia d’infamia sulla coscienza mondiale ed è un messaggio chiaro che l’occupazione non verrà fermata se non da una presa di posizione popolare e internazionale ferma, che rifiuti la complicità e smascheri la falsità dei media corrotti.


Ricapitoliamo: davvero un drone militare israeliano per ben due volte avrebbe violato lo spazio aereo senza lasciare traccia sui radar… solo per sganciare su una barca qualcosa che sembra un bengala o una bomba carta (igienica)?
E c’è davvero chi ci crede?
Se sì… allora vi avviso: sono il proprietario della Fontana di Trevi e ho deciso di venderla a prezzo di saldo, affare imperdibile, profitti garantiti!
Tornando seri: se esiste un drone, l’unica ipotesi plausibile non è certo un super-drone invisibile, ma un piccolo drone elettrico amatoriale, a corto raggio, modificato per sganciare una bomba carta capace al massimo di provocare incendi di lieve entità.
Un drone che, volendo, potrebbe essere stato lanciato da una delle barche vicine a quella colpita..


Lucio Di Gennaio in Yemen ci sono gli Houthi, in Somalia c'è Al Shabaab e in Sahel c'è l'ISIS-Boko Haram, quindi tutte le polemiche che si fanno per Gaza si farebbero ugualmente aiutando quei Paesi. Che poi cavalcano l'onda mediatica non c'è dubbio (come d'altronde facevano giornalai e occidentali con la guerra in Ucraina quando di guerre dimenticate il mondo è pieno, ma i media funzionano così). Poi in ogni caso se io avessi a cuore la causa palestinese più di quella yemenita non è che devo giustificarmi. Sarebbe come dire che non va bene che io faccio donazioni a canili/gattili perché per qualcuno gli esseri umani vengono prima e bisogna donare ad associazioni umanitarie. Ripeto: non esalto chi sta facendo questa cosa perché dietro ci saranno anche altri interessi, ma di sicuro non mi metto a denigrarla dal mio comodo divano in Italia.


Diamo piuttosto risonanza mediatica a loro, invece che a 4 imbambolati in gita scolastica.

"Ciò che mi rende più felice di quanto accaduto a Doha è che i qatarioti e chi vive lì abbiano assaporato, anche solo per un istante, quella che viene chiamata la "cintura di fuoco" – quelle esplosioni consecutive che abbiamo vissuto ogni giorno. Forse hanno capito un po' cosa significa un'esplosione, cosa significa il panico, cosa significa la guerra – non come la mostrano i loro canali, solo un telegiornale di intrattenimento o video sparsi.

Sono felice che il fuoco abbia raggiunto il Qatar. Per due anni interi, i media sostenuti da Doha non hanno fatto altro che mettere a tacere la mia voce, promuovere la guerra, sostenerne la continuazione e legittimare i partiti che hanno distrutto le nostre vite. Hanno trasformato il nostro sangue in materiale per i loro programmi di propaganda e la nostra sofferenza in combustibile per le loro false narrazioni."

Kareem Jouda, dissidente palestinese anti-Hamas


10ºGiuseppe Donvito hai scritto tre parole e un insulto, cosa dovrei capire? Non un concetto, non una riflessione, non un'idea. Solo sostegno a quattro disadattati che oltre ad avere un certa visibilità non otterranno nulla. Facile indignarsi adesso con quello che sta succedendo in Palestina, facile strapparsi i capelli per tutti i morti, ma ti ricordo che è dal 1948 che non ne escono (supportati gli uni e gli altri da tutti i governi MONDIALI che si sono succeduti in 70 anni) e gli stessi palestinesi sono stati contrari a due stati e due popoli. Il fine ultimo di Hamas è distruggere Israele per riprendersi il territorio e Israele vuole eliminare il movimento terrorista di Hamas, non i palestinesi. Credo che quattro barchette non possano risolvere nulla, anzi continuando potrebbero portare a incidenti diplomatici internazionali.
Una domanda. Ma tu negli anni di piombo stavi dalla parte dello stato o dei terroristi? (che, bada bene, propugnavano la lotta antimperialista e la dittatura proletaria per il comunismo). Così giusto per capire.....e ti vorrei ricordare anche che proprio il terrorismo in Italia è nato dai movimenti studenteschi universitari.
Vogliamo proprio tornare là?




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