Tafferugli al corteo per la Flotilla a Roma: forzato il cordone di polizia

Momenti di tensione a Roma durante la manifestazione a sostegno della Global Sumud Flotilla

           

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La Rossy ecco :
Fare il saluto romano non è di per sé un reato, ma lo diventa quando è compiuto con l'intento di riorganizzare il partito fascista, di promuovere l'ideologia fascista o quando integra un pericolo concreto per l'ordine pubblico o la discriminazione, come specificato dalla Legge Scelba (L. 645/1952) e dalla Legge Mancino (L. 205/1993). La Corte di Cassazione ha chiarito che il gesto è punibile se il contesto e le circostanze dimostrano una volontà di rievocazione del regime, e non solo se è un atto puramente commemorativo.
Quando è reato:
Se il saluto romano avviene in un contesto che palesa l'intento di riorganizzazione del disciolto partito fascista.
Se il gesto è usato per incitare alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.


Altro che “momenti di tensione”: la realtà è che a Roma un manipolo di studenti politicizzati ha cercato lo scontro con la Polizia tentando di occupare la tangenziale est. Non c’è nulla di umanitario o pacifico in chi devasta e provoca, eppure Repubblica riesce sempre a dipingerli come eroi di una causa.
Onore alle Forze dell’Ordine che hanno difeso la legalità e la sicurezza dei cittadini. Chi si stacca da un corteo per assaltare le strade non è un idealista, ma un facinoroso in cerca di visibilità. La differenza sta qui: da una parte lo Stato che garantisce l’ordine, dall’altra chi trasforma la protesta in guerriglia. Eppure, chissà perché, a certi giornali piace sempre raccontare la storia al contrario.


Rossella Rodolfi per smentirla basta l'ia ,di cui lei avrebbe un gran bisogno di utilizzare sempre
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Fare il saluto romano non è di per sé un reato in Italia, ma diventa tale se è accompagnato dalla volontà di riorganizzare il partito fascista, come stabilito dalla Legge Scelba, o da incitamento alla discriminazione o violenza, come previsto dalla Legge Mancino. La Corte di Cassazione ha chiarito che, nel caso di celebrazioni o commemorazioni, se non sussiste il "concreto pericolo di riorganizzazione del disciolto partito fascista", il gesto non integra il reato.
Quando il saluto romano è reato:
Quando c'è il pericolo di ricostituzione del partito fascista:
Questo è il criterio principale individuato dalla Legge Scelba (L. n. 645/1952). Se il gesto è commesso con l'intenzione di ricostituire il partito fascista, si configura il reato.
Quando mira a incitare all'odio, alla discriminazione e alla violenza:
In questo caso, si può incorrere nel reato previsto dalla Legge Mancino (L. n. 205/1993).




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