1ºLucia Di Blasi forse perché conosce poco l'autismo, che è una neurodiversità non una malattia. Ci sono persone piuttosto geniali autistiche. Il loro modo diverso di pensare può essere alla base di questa genialità o in altri casi può portare a vedere soluzioni che un neurotipico non vede. Peraltro l'autismo o gli autismi sono nella maggior parte su base genetica, come dimostra anche semplicemente la frequenza in certe famiglie. Poi uno vuole credere a teorie senza base scientifica, anzi basate su uno studio mal impostato, tra l'altro volutamente, come è stato ampiamente dimostrato, secondo cui la causa sono i vaccini, ok. Poi si vedono i risultati di questa propaganda ignorante (poi forse non è il suo caso, ed è semplicemente poco informata sull'autismo, non so). Comunque semplicemente in passato non c'erano la stessa conoscenza, gli stessi studi, la stessa sensibilità. Gli autistici con maggior compromissione venivano diagnosticati come psicotici, quelli che adesso rientrano nel livello 1 non avevano diagnosi, o erano considerati bizzarri, o depressi o a volte schizofrenici, per mancanza di conoscenza, di specialisti in grado di fare diagnosi, di docenti e genitori informati che colgono i segnali, il che porta a centri in cui fanno le diagnosi. C'è anche molta meno paura dello stigma della diagnosi e molta più ricerca degli aiuti che questa consente. Vale anche per altre diagnosi.
2ºLucia Di Blasi francamente non vedo aggressività nelle risposte che perlopiù dicono che non è una malattia, cosa assolutamente vera, le malattie si guariscono, un funzionamento mentale diverso è una caratteristica della persona, non si guarisce, è una variante umana, in questo senso può essere un arricchimento. Poi può essere associato a commorbilità, può essere una disabilità, a volte anche grave, a volte le difficoltà sono dovute in gran parte al fatto di vivere in un mondo fatto per i neurotipici, se gli autistici fossero la maggioranza, non una minoranza e il mondo, la società fosse a loro immagine, molto probabilmente i problematici saremmo noi. Questo solo se le interessa capire meglio, dalla reazione dalle parole che usa, ne dubito un po', ma magari sbaglio. Comunque, visto che lei la mette sul personale, sono una docente che ha lavorato con numerosi autistici e conosco altri autistici adulti, sono formata sull'argomento, se questo significa essere toccati e non sapere qualcosa che lei non sa, sono toccata personalmente. Non è un offesa, comunque, anche se lei pare usarla in questo modo, essere autistico o parente di autistici, nel caso qualcuno che ha risposto lo fosse.
3ºil vero problema è che fanno rientrare nel concetto di autismo una varia gamma di comportamenti e la diagnosi è prettamente clinica significa basata sull'osservazione. Abbiamo notato negli anni un incremento di falsi positivi quindi di diagnosi attribuite in modo errato. molti bambini "trattati" per un disturbo che non avevano. A volte dietro una diagnosi c'è un enorme business legato a protocolli di cura, a interventi di sostegno e altre forme di speculazione. Quindi è bene prestare molta attenzione quando alcuni comportamenti vengono indicati come una forma di autismo mentre potrebbero essere una forma di disturbo ossessivo-compulsivo o comportamenti transitori che, una volta attribuita la diagnosi, diventano permanenti a causa delle cure stesse.
C'è una sorta di "moda sanitaria" soprattutto in età evolutiva dove il genitore si vede in qualche misura "costretto" a intervenire. In particolare AHDH, AUTISMO oltre che tutta la gamma dei DSA sono ormai dilaganti tra le diagnosi.
Il punto è siamo davvero sicuri che l'aumento delle diagnosi sia corrispondente a un aumento reale del problema oppure è esclusivamente legato al processo diagnostico? In tanti anni di attività clinico-sanitaria in ambito psicologico abbiano notato attribuzioni errate di molte diagnosi, troppe!
4ºFrancesca Martinetto per il semplice fatto che non lo sei, ma se fossi incapace di comunicare, afflitta da stereotipie e impossibilitata a badare a te stessa, saresti malata. "Funzionare divergente ha punti di forza e punti di debolezza come qualsiasi funzionamento normotipico", quello che hai scritto significa che non esiste alcun funzionamento divergente se non nella misura in cui tutti siamo, per fortuna nostra e dell' umanità, "divergenti", poi se questa divergenza compromette in maniera significativa autonomia, funzionamento e benessere, allora si chiama malattia, poi puoi anche chiamarla topo Gigio ma il succo non cambia. Non mi fraintendere, ma neanche uno psicopatico si considera malato.
5ºDaniele Valenti ma quale report d'egitto, vate veramente ridere a credere ai report dei no vax. Kennedy è quello che ha appena chiesto che venisse ritirato uno studio in danimarca sui vaccini che con DUE MLIONI di casi ha dimostrato che i metalli presenti nei vaccini NON FANNO NIENTE. Basta menzogne, siete VOI no vax che mettete a rischio la salute dei bambini, come quelli che stanno morendo di morbillo in texas. Leggetevi gli articoli su le scienze che spiegano come mai APPARENTEMENTE ci siano stati più casi di autismo di recente. Sperando che siate anche in grado di comprenderlo.....
6ºLinda Norrito se non conosce gli studi perché parla? Dovrebbe informarsi. Componente genetica forte:
Studi su gemelli hanno dimostrato un'alta concordanza genetica nei disturbi dello spettro autistico, anche se non esiste un singolo "gene dell'autismo", ma piuttosto un insieme complesso di varianti genetiche.
Mutazioni e variazioni:
Le varianti genetiche, come le mutazioni "de novo" (non ereditate dai genitori), possono influenzare lo sviluppo e la comunicazione delle cellule cerebrali, alterando le connessioni neuronali.
A questi si aggiungono fattori ambientali: Durante la gravidanza:
Studi si concentrano su fattori ambientali come l'esposizione a sostanze tossiche, inquinamento atmosferico e infezioni contratte dalla madre durante la gestazione. Cause neurobiologiche
Alterazioni dello sviluppo cerebrale:
L'autismo è spesso associato ad alterazioni nel normale sviluppo del sistema nervoso centrale, con la formazione di neuroni anomali e connessioni insufficienti tra le aree cerebrali.
Approccio predittivo del cervello:
Ricerche recenti evidenziano un diverso modo di elaborare le informazioni, in cui il cervello, funzionando come una macchina predittiva, mostra risposte attenuate agli errori predittivi, incidendo sulla rigidità comportamentale.
Sequenziamento del DNA:
Tecniche innovative di sequenziamento del DNA permettono di identificare nuovi geni associati allo spettro autistico e comprendere meglio i meccanismi molecolari che portano al disturbo.