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«Con tutti questi soldi, quasi quasi ci trasferiremo tutti a Taranto quando diventerà quella capitale che a tutti piacerà»: il premier Giuseppe Conte ha aperto così la riunione di ieri pomeriggio a Palazzo Chigi del tavolo istituzionale permanente su Taranto, che ha una dotazione finanziaria di oltre un miliardo di euro a cui da ieri si sono aggiunti ulteriori 85 milioni di euro.
«Questi aggiornamenti periodici - dice il premier Conte alla Gazzetta - dimostrano la massima concentrazione del governo e degli enti locali per imprimere una svolta nella capacità amministrative e realizzative di Taranto e di tutto il sistema Paese. Se ci vediamo a brevi intervalli di tempo è perché ogni volta registriamo passi avanti significativi».

La riunione è servita a fare il punto con i rappresentanti delle varie amministrazioni pubbliche e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega alla programmazione economica, il tarantino Mario Turco, dei vari interventi messi in cantiere per la riconversione economica della città dei due mari, anche in vista della visita che lunedì prossimo 12 ottobre Conte farà proprio a Taranto per inaugurare la nuova facoltà di Medicina: «Un grande risultato - aggiunge il premier - come questo si ottiene solo con un impegno collettivo, verrò a Taranto per questo momento importante».

Il 12 ottobre saranno sottoscritti due accordi per il rilancio economico dell’area tarantina. Il primo riguarda le amministrazioni coinvolte nei lavori per la ristrutturazione della banchina ex torpediniere in Mar Piccolo a seguito della cessione da parte della Marina Militare all’Autorità portuale di Taranto. La banchina sarà trasformata in un approdo per navi da crociera e maxi yacht. Il secondo accordo, invece, definito accordo di programma in base al Codice per l'Ambiente, riguarda la reindustrializzazione dell’ex yard Belleli. L’area, dopo la bonifica, andrà al gruppo Ferretti che insedierà un’attività per la costruzione di yacht. Nell'ambito delle procedure del Codice per l’Ambiente saranno stimati gli ulteriori fabbisogni finanziari per bonifica e infrastrutturazione di competenza pubblica, cioè Autorità portuale di Taranto, nonché per interventi di reindustrializzazione e Contratto di sviluppo (Mise-presidenza del Consiglio) per un importo stimato di circa 35 milioni di euro. Infine, per quanto riguarda il progetto di ampliamento della base navale della Marina Militare in Mar Grande, progetto da 219 milioni approvato dal Cipe a fine luglio con una prima tranche di 79 milioni subito disponibili, si sta pensando anche a misure di accelerazione del progetto compresa la nomina eventuale di un commissario.


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