13 Commenti

Ma scusate, ma le scuole le avete fatte? Perché sembra di no. Abbiamo fatto tutti i compiti, ce li assegnava ogni insegnante e lo ritengo anche giusto, quantomeno elementari e medie. Poi, personalmente,al liceo, il miglior insegnante, anche di vita, che abbia mai conosciuto, era solito spiegare in classe senza farci aprire un libro e per andare alle interrogazioni bastava riguardare gli appunti presi in classe, ma si parla di superiori. Alle scuole inferiori è necessario che gli alunni facciano esercizio a casa, tra le varie cose a quell'età si impara a parlare e scrivere in italiano, giusto una cosina cosipoi, se vogliamo discutere del sistema scolastico in generale, sicuramente sarebbe meglio avere una scuola all americana, dove gli studenti possano rimanere e studiare a scuola, così i genitori potrebbero lavorare senza dover impazzire per capire come gestire i figli, ecc ecc ma questo è un altro discorso. Se volete andare a scuola senza poi studiare ditelo, ma non vi stupite se crescete sempre più ignoranti.

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Giulio Simoni guarda, io sono nata nell'82, alle scuole medie 3 giorni a settimana ho fatto il tempo pieno perché scelsi di studiare la seconda lingua e musica, nei giorni in cui non facevo il tempo pieno stavo comunque a scuola per fare pallavolo, e la stessa cosa ho fatto alle superiori, tra progetti scolastici, pallavolo, ecc ecc. Comunque avevo i compiti assegnati e all' epoca li avevamo tutti. Non è che fossimo cosi liberi, eh.. pero Concordo pienamente sul fatto che andrebbe cambiato il sistema scolastico per permettere di apprendere maggiormente in classe e poi "ripassare" velocemente a casa, ma questo dovrebbe proprio farlo il Ministero dell 'istruzione. Peccato che negli ultimi anni ci sono solo tagli in questo settore, il più importante insieme alla sanità. Aggiungi che i genitori sono diventati pessimi:non so quanti anni hai, ma se sei mio coetaneo sai che i nostri genitori non avrebbero mai fatto determinate cose, tipo menare un prof, fare causa alla scuola per una bocciatura e via dicendo (piuttosto si preferiva non tornare a casa e scappare in Messico invece di dire ai genitori che i prof ti avevano messo una nota, per dire ).

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il problema dei compiti si risolve mettendo in chiaro subito lo scopo che hanno, in privato al colloquio, non sputtanando gli educatori dei propri figli, altrimenti si perde il controllo e la capacità educativa. Io ho i figli grandi e già ai miei tempi alcuni insegnanti esageravano con i compiti, ma se ne parlava attraverso i rappresentanti di classe, in riunione o personalmente, non con pagliacciate. C'è anche la possibilità di seguire i figli mettendoci tempo e soldi propri, senza andare al pubblico se non piace il sistema...io sono molto critica con il sistema scolastico, ma questi atteggiamenti assurdi e da maleducati dimostrano che si è inadeguati proprio come adulti,

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Condanna per i toni usati e nessuno deve offendere i prof che fanno il loro lavoro indifesi e con uno stipendio ridicolo. Tuttavia. Quando io ero studente i compiti a casa erano tanti e non ci lamentavamo. Ma vogliamo capire che i tempi sono cambiati? Ora c'è il tempo pieno ed è assurdo assegnare compiti a ragazzi che sono stati ben 8 ore a scuola. Ora ci sono altre esigenze comunque formative vedi palestra musica calcetto e altro. Dopo la scuola vanno benissimo e non ci deve essere il problema dei compiti che oltretutto coinvolgono la famiglia intera. Infine il compito a casa deve essere solo un rinforzo per ciò che si è fatto a scuola. Dunque i genitori fanno bene a lamentarsi ma senza offendere. I dirigenti dovrebbero intervenire per trovare una giusta soluzione.

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Mirco Casarin e i compiti dopo le 16:00 sicuramente non li aiutano a conoscere meglio l'italiano, a guadagnare competenze scientifiche o linguistiche. Mi chiedo com'è possibile che nei paesi con i migliori risultati scolastici (comparazioni europee delle scuole) non hanno compiti e non devono studiare fino alla notte, in particolare alle elementari.
Condanna assoluta del metodo e del linguaggio della signora, ma nel merito sono assolutamente d'accordo, se alle elementari si fa il tempo pieno non si devono avere compiti a casa.
Miei figli vanno già al liceo in Germania, ma alle elementari non avevano mai compiti dopo la scuola a tempo pieno, o nei fine settimana o nelle ferie.
Non ci sono solo cellulari, ma anche sport, musica, doversi hobby e attività con la famiglia.


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Comunque una via di mezzo, un compromesso civile, equilibrato, come risultato di un buon rapporto, genitori, insegnanti, alunni....non è proprio possibile!! Da una parte o dall'altra si deve sempre arrivare agli eccessi, che destabilizzato ancor più i giovani, come se di problemi non ne avessero abbastanza, quindi facendo solo danni! Quando non c'erano i social queste str.....te finivano nel dimenticatoio un attimo dopo, ora al di là di chi ha ragione, sono di dominio pubblico, grandi discussioni e opinioni senza alcun risultato, e con il serio rischio di emulazione....un vero costruttivo progresso!!! Meglio tornare ai grembiulini azzurri e rosa!!! Più didattica, più risultati, meno problemi e sopratutto da ambo le parti più educazione e rispetto!!

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Scusate se mi permetto ma leggo commenti del tipo "gli studenti devono fare i compiti perché è il loro lavoro". Bene. Seguendo il vostro ragionamento, un pizzaiolo dovrebbe fare le pizze non solo in pizzeria ma anche a casa sua oppure un calzolaio dovrebbe aggiustare le scarpe non solo in bottega ma anche a casa sua perché loro non lo fanno mentre uno studente deve fare questo lavoro oltretutto gratis? Si studia a scuola. Stop! A casa ognuno deve essere libero di fare quello che vuole. Non sono a favore dell'abolizione dei compiti, ci sta che i professori li assegnino, ma sono contro quei professori che bocciano un alunno solo perché non fa i compiti. Se un alunno riesce comunque ad apprendere anche senza aver bisogno di fare i compiti a casa ma stando solo attento in classe perché non promuoverlo? Questo è il punto!

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Sante Presi Clemente essere genitori è una gioia immensa ma anche una fatica incredibile. Nessuno ce l'ha ordinato, certo, ed è tutto assolutamente ripagato.
Quella che non comprendo proprio è la tua ironia. Capisco essere una provocazione, ma lo fai spesso ed in maniera a volte superficiale, avendo la presunzione di conoscere la complessa "materia genitoriale" che manco noi genitori conosciamo a fondo e che impariamo giorno per giorno, spesso commettendo errori (scusa se mi permetto).
È diritto di un genitore avere tempo libero da utilizzare come meglio crede.
È un dato di fatto che i ragazzi di oggi vengano riempiti di compiti. Anni fa c'erano le mamme a casa e i papà al lavoro ma ora la vita è diversa, come ben sai, e tutti dobbiamo lavorare per poter far fronte alle spese e far quadrare i conti nel bilancio famigliare.

Comunque, io non ho tik tok, chat e amanti ma se hai consigli da dare a noi genitori su come educare i nostri figli, sono tutto orecchie. C'è sempre da imparare.


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Sono stata per molti anni rappresentante della scuola di mia figlia alle elementari e alle medie. Le mamme che avevano un comportamento e linguaggio non consono a quello di un genitore e non sapevano gestire i loro figli e tic nervosi, principalmente nelle famigerate " chat mamme", venivano da me fatto lo screenshot e mandate alla Preside. Richiamate a colloquio per comprendere perché la prof era una vacca da latte e come mai doveva andare a pascolare in mezzo alla Murgia. ( I figli vedono le chat, anche a nostra insaputa ,siate l'esempio e non il scempio). Troppe rotture e troppe chat, social, hanno interrotto quel fantastico rapporto che c'era tra famiglie - scuola - figli.

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Bisognerebbe dire a questa mamma "influencer" che non sono i compiti a casa a fare male; fa male l'indifferenza, la mancanza di educazione e al rispetto delle regole e del prossimo, il non ascolto, l'uso smodato della tecnologia come tablet, smartphone e videogiochi, il non insegnare loro a fare i lavori in casa, ad essere più furbi che onesti, il non essere autonomi, a pretendere di sapere tutto e di volersi sostituire alla Scuola e al corpo docente con supponenza, impedendo a quest'ultimo di svolgere il proprio lavoro.
Oggigiorno ci si appioppa l'appellativo Influencer in modo improprio, trasmettendo concetti del tutto sballati e fuori da ogni logica e da ogni tipo di decenza umana. Ma quando cesserà di esistere tutta questa spazzatura??????
#NonSeNePuòPiù


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